CINEMA – Ospiti a Radio Fm1 il presidente della Fondazione Marche Cultura-Film Commission, Andrea Agostini, e Silvia Pincini, location manager della Fondazione. In uscita il film del duo Pieraccioni-Siani girato ad Ancona. E poi si scaldano i motori per la serie con Sergio Rubini nel Maceratese. Ma nelle mire del presidente ci sono anche gli States
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L’intervista al presidente Andrea Agostini e alla location manager Silvia Pincini
Le Marche si stanno affermando sempre di più come terra di cinema. In questo ultimo anno e mezzo sono state, infatti, ben 16 le produzioni sul nostro territorio. Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie al lavoro della Fondazione Marche Cultura-Film Commission presieduta da Andrea Agostini, che questo pomeriggio è stato ospite di Radio Fm1 insieme a Silvia Pincini, location manager della Fondazione.
Una presenza non casuale, visto che questa sera (19 dicembre) nelle sale italiane uscirà “Io e Te dobbiamo parlare” film girato ad Ancona e prodotto da Rai Cinema, nel quale i protagonisti sono due attori di chiara fama come Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni.
«Il nostro capoluogo è stato raccontato nel migliore dei modi da Siani e Pieraccioni in queste settimane di promozione del film, sono due comunicatori di eccezione per la nostra regione e, tra l’altro, lo fanno spontaneamente. Oggi – ricorda il presidente Agostini – uscirà il film in tutta Italia, ma sabato sarà una giornata ancora più importante, perché nei cinema “Goldoni” e “Giometti” di Ancona ci sarà una serie di proiezioni a cui i due attori parteciperanno.
In più, stesso giorno, al cinema Goldoni dalle 17 alle 18 ci sarà la possibilità di assistere ad un talk dove i protagonisti dialogheranno con i media e con il pubblico presente – aggiunge Agostini – Per l’uscita della pellicola è stato organizzato anche un contest, con le persone che possono fotografarsi con una grafica dedicata al film davanti alla sede della Fondazione e poi pubblicarla sui social. Lo scatto più simpatico sarà premiato da una giuria».
“Io e Te dobbiamo parlare” farà da antipasto alla serie su Leopardi di Sergio Rubini, girata a Recanati e in altri borghi del Maceratese.
«Io e Te dobbiamo parlare” è prodotto da Rai Cinema e questo per noi è un grande privilegio, mentre Rai Fiction ha prodotto la serie su Leopardi con Sergio Rubini, che uscirà a gennaio. In entrambi i casi si tratta dei prodotti di punta degli eventi Rai, qualcosa di impensabile fino allo scorso anno.
Devo dire che in questi due anni, da quando sono presidente, insieme ovviamente a tutta la nostra squadra, si sono fatte davvero delle belle cose e ora raccogliamo i risultati che le Marche meritano – sottolinea Agostini – abbiamo davvero tutto in questa regione, tra mare, montagna, borghi ecc. Per le produzioni scoprire che a pochi passi da Roma c’è una regione che può offrirti tutte queste location diverse è davvero una risorsa importante».
Location preziose non sempre facili da trovare e per questo diventa indispensabile il lavoro di Silvia Pincini e dei suoi collaboratori, che riescono ad accontentare nel migliore dei modi le varie produzioni.
«In genere il location manager legge la sceneggiatura, capisce quali ambienti servono alle riprese e si fa un’idea, che va condivisa con gli sceneggiatori ed il regista. Quindi si passa alla fase dello scouting: cerchiamo luoghi, li valutiamo e capiamo se possono fare al nostro caso. Ovviamente cerchiamo di avere una nostra mappatura del territorio, grazie anche all’aiuto dei sindaci o dei vari referenti comunali che ci indirizzano in un luogo piuttosto che in un altro – racconta Silvia Pincini – ho studiato otto anni ad Ancona, ma i posti scoperti per questo ed altri film non li avevo mai visti prima. La nostra è una regione che si è aperta da poco al cinema, ma ha davvero tanto da scoprire. Per il film di Siani e Pieraccioni abbiamo girato anche a Numana, Jesi ed Offagna. Nel caso di Leopardi invece abbiamo valorizzato i borghi storici come Treia, Pollenza, Montecassiano, Arcevia e Macerata. In questo caso abbiamo dovuto anche adattare le varie location all’epoca di Leopardi».
Un lavoro davvero importante quello fatto negli ultimi anni dalla Fondazione Marche Cultura. Produzioni nelle Marche significano anche promozione ed indotto economico. I frutti stanno arrivando, ma si prova a puntare ancora più in alto.
«Sedici produzioni in un anno e mezzo sono molte, stiamo cercando di creare un movimento d’opinione anche nei confronti dei cittadini su quanto possano essere importanti queste produzioni, appunto. Oltre alla promozione turistica, si crea indotto economico con tutte le maestranze che arrivano nel territorio e trascorrono qui magari diverse settimane. Parliamo anche del turismo che si può generare – evidenzia, in chiusura, il presidente – il nostro sogno sarebbe quello di poter presentare la Fondazione negli Stati Uniti. Non è semplice ma ci stiamo lavorando anche attraverso la produzione americana di Leopardi & Co con Whoopi Goldberg e Jeremy Irvine».
Matteo Achilli
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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-12-19 20:34:00 da Maria Nerina Galiè
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