mareggiate, neve e vento. Allerta arancione in Emilia-Romagna e Calabria


La tempesta dell’Immacolata, con vento intenso, bufere di neve sulle montagne, pioggia, mareggiate e acqua alta a Venezia, sta flagellando l’Italia da nord a sud, come previsto da giorni dai meteorologi. In molte zone sono state rinviate le iniziative per l’Immacolata e le manifestazioni legate all’inizio delle festività natalizie. Maltempo è previsto, con l’allerta gialla, in dieci regioni mentre l’allerta arancione è stata annunciati su parte dell’Emilia Romagna e Calabria.

L’ingresso dell’aria fredda è dovuto a un’improvvisa risalita verso l’Islanda dell’anticiclone delle Azzorre. E questo allungamento dell’alta pressione verso le terre più settentrionali del Vecchio Continente mette in moto le correnti polari che, con movimento inverso, interesseranno il mare nostrum, dopo aver attraversato il cuore d’Europa. 

Previste precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna, Campania, Basilicata e Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.   

Irruzione artica e freddo in quota: la tempesta di vento

L’irruzione artica (il freddo sarà in quota) si manifesterà come una vera e propria tempesta di vento: soffieranno impetuosi Maestrale, Libeccio e Scirocco, con raffiche intense, localmente superiori ai 100 km/h. Di conseguenza, sono previste anche importanti mareggiate sulle coste esposte con onde alte fino a 4 metri.
 

Allerta arancione in Emilia-Romagna e Calabria

Sulla base dei fenomeni previsti è prevista l’allerta arancione su parte di Emilia-Romagna e Calabria.

Neve in Toscana, rischio nevicate nel nord-est 

“La prima vera nevicata della stagione sulle nostre montagne! Abetone, Val di Luce, Doganaccia, Amiata, Zeri, Casone di Profecchia si tingono di bianco, 25 cm al Passo della Cisa, 15 cm ad Abetone Boscolungo e sull’Amiata. Nevica e continuerà a nevicare nella giornata sopra i 500-700 metri in Appennino, dai 900 m sull’Amiata. Prudenza e catene o gomme termiche obbligatorie sulle strade per godersi appieno la bellezza della neve!”, aveva scritto sui social il governatore toscano Eugenio Giani. Per la Toscana era stato emesso un codice giallo per il weekend con rischio di mareggiate e vento forte sull’arcipelago e sulla costa tra la foce dell’Arno e Piombino. Nella giornata odierna si registra rischio neve su tutta la fascia appenninica dalla Lunigiana alla Valtiberina. 

Abbondanti nevicate anche sulle montagne dell’Aretino. In particolare la neve è caduta sul Monte Falterona, in Secchieta, alla Consuma e alla Verna. Neve copiosa ha interessato Pratomagno e gli Appennini tra le province di Arezzo, Forlì Cesena e Rimini. Su tutti i passi si transita con equipaggiamento invernale. Pioggia in pianura ma senza particolari difficoltà. Temperature basse su tutto il territorio provinciale.

Sardegna, rischio idrogeologico su Gallura e Logudoro

L’allerta meteo è in corso. Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha emesso un avviso di allerta di criticità ordinaria per rischio idrogeologico sulle aree di Montevecchio Pischinappiu, Flumendosa Flumineddu, Tirso, Gallura e Logudoro. 

La Protezione Civile ricorda che “in presenza di fenomeni temporaleschi è consigliabile restare nelle proprie abitazioni, se ci si trova in un locale seminterrato o al piano terra, salire ai piani superiori, limitare i trasferimenti in auto ai soli casi di urgenza, mantenersi informati sull’evoluzione dei fenomeni, sulle misure da adottare, sulle procedure da seguire indicate dalle strutture territoriali di protezione civile; inoltre, è fatto divieto di attraversare torrenti in piena sia a piedi sia con qualsiasi mezzo, di sostare in prossimità di ponti e argini di torrenti e/o fiumi e di attraversare sottopassi”.

In Liguria 10 cm di neve sopra i 600 metri

Registrati dieci centimetri di neve in Liguria, sopra i 600 metri.  Le quantità più significative sono state registrate a Cuccarello, nel Comune di Sesta Godano (11 cm), nell’entroterra savonese sul Monte Settepani (10 cm) e a Urbe (7 cm). Ad Amborzasco, Comune di Santo Stefano d’Aveto, sono scesi 7 cm di neve e 10 cm a Capanne di Marcarolo, al confine con il Piemonte. Le temperature sono scese vertiginosamente in tutta la regione, con una minima di -4,9°C a Poggio Fearza, nel Comune imperiese di Mendatica. Tra l’altro la Liguria è interessata da venti intensi, con raffiche oltre i 100 km/h nell’entroterra e di 90 km/h lungo la costa. 

 In Campania sospesi i collegamenti di aliscafi e traghetti

Le mareggiate hanno reso difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli, con cancellazioni delle corse programmate per le isole partenopee. Il forte vento di ponente ha ingrossato il mare rendendolo molto mosso, tanto che sono stati sospesi i collegamenti degli aliscafi da e per i porti di Forio e Casamicciola. Sospese anche alcune corse dei traghetti operate dall’isola verde per Pozzuoli. Situazione analoga per Procida, così come per Capri, dove l’intero servizio dei mezzi veloci non è stato effettuato e i collegamenti sono stati garantiti solo dalle navi. Per la giornata odierna sono attese precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Per le forti piogge sulla provincia di Reggio Emilia, i vigili del fuoco hanno soccorso una donna. A causa del rapido innalzamento del livello dell’acqua, la malcapitata era rimasta bloccata su un isolotto nel fiume Enza, a Montecchio Emilia.

A Trieste, raffiche di bora oltre 100 km orari

Le condizioni metereologiche fanno registrare cielo coperto e pioggia a tratti sul Friuli Venezia Giulia. Vento di bora ha interessato Trieste, con venti a 80 chilometri all’ora e raffiche che hanno superato anche i 110 Km di velocità. Prese di mira in particolare la costa e le zone carsiche. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco per via di alberi pericolanti, tegole, impalcature, intonaci e lamiere. Le previsioni indicano cielo in prevalenza nuvoloso, ma con possibili schiarite pomeridiane in pianura. Sulla zona montana, nella notte e fino al mattino, residue precipitazioni sparse e deboli con quota neve a 400-700 metri circa a est, 700-900 metri a ovest. Sulla fascia orientale soffierà ancora bora sostenuta con raffiche che, nella notte e fino al mattino, potranno risultare ancora forti sul Carso e a Trieste.

A Venezia si è ripresentato il fenomeno dell’acqua alta ma la città è rimasta protetta dalle barriere del Mose, alzatosi prima dell’arrivo del picco massimo di marea. Nevicate, anche abbondanti, hanno interessato le montagne del Veneto in particolar modo le Prealpi vicentine rispetto alle Dolomiti.

Cos’è “l’effetto windchill”

Le temperature subiranno una contenuta diminuzione, ma sarà l’effetto windchill a farci tremare a causa dall’interazione tra la velocità del vento e la temperatura. Sostanzialmente, in presenza di venti forti, la temperatura percepita dal corpo umano è inferiore rispetto a quella reale: più è forte il vento e più sentiamo freddo. Così se la temperatura dell’aria è di +5°C e il vento soffia a 50 km/h, il corpo percepisce una temperatura di -1,3°C. 
 

Tempesta Darragh sferza Gb, un morto e migliaia di case al buio

È allarme nel Regno Unito per l’ondata di maltempo legata alla tempesta Darragh. Nel Lancashire, un uomo, che viaggiava a bordo di un furgone, è morto schiacciato da un albero mentre sono 177 mila le case rimaste senza elettricità in Inghilterra, Scozia e Galles.

Nel Regno la tempesta ha fatto registrare venti fino a 150 chilometri orari, secondo quanto riportano i media britannici.
 

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www.rainews.it è stato pubblicato il 2024-12-09 06:14:00 da


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