PIOMBINO. Hanno fatto un pezzo di storia, con la loro bottega ortofrutticola, Masoni Frutta, dagli anni ‘70 fino ad oggi. Più di 50 anni di attività. Gabriella e Luciano hanno resistito alle tante chiusure delle varie botteghe del quartiere e, dopo tanto tempo, il primo luglio, la loro bottega storica, cambierà gestione.
Il Masoni, altrimenti detto anche Maso, è stato e continua tutt’ora ad essere un punto di riferimento per tutti i residenti del quartiere che comprende via Primo Maggio, via 25 Aprile, piazza Aldo Moro e le vie limitrofe.
L’attività fu aperta, in realtà, dal padre di Luciano, racconta la moglie Gabriella Franceschini:
«Neanche ce lo ricordiamo di preciso quando aprì la nostra attività, forse negli anni ‘70. Tutto iniziò con il suo babbo – dice Gabriella riferendosi al marito -. Andava in giro per le strade con il suo camioncino a vendere frutta e verdura, fermandosi nei vari posti».
Poi l’attività passò a Luciano e Gabriella verso il ’78, e da camioncino divenne bottega.
«Eravamo dalla parte opposta della strada all’inizio, in via Primo Maggio, poi il Comune, con l’intenzione di togliere i vari ambulanti, ci dette l’opportunità di spostarci e di stabilirci definitivamente. Circa trent’anni fa aprimmo la bottega qui e qui siamo rimasti».
A Luciano e Gabriella non manca niente, frutta e verdura scelta di prima qualità, ma anche tutto ciò che è di prima necessità, latte, formaggio, acqua, maionese, sottilette, scottex e molto altro ancora.
«Ultimamente tutti i negozi di quartiere, tipo il nostro, un po’ soffrono la situazione odierna, o addirittura chiudono, a causa dei supermercati con vasta scelta e con prezzi magari a ribasso. Non so perché noi abbiamo resistito, nonostante tutto».
Una vita abitudinaria, apertura alle sei, distribuzione della merce sui banchi e lavoro di vendita fino all’una. Tutte cose di ordinaria amministrazione, una vita tranquilla, una certezza per i clienti e una serenità per loro.
Una vita, quella di Luciano e Gabriella, vissuta sempre insieme. Una coppia che ha funzionato e resistito non solo nel lavoro ma anche nel privato.
Le frasi che hanno attirato i loro clienti nel tempo:
“Bimba cosa ti serve?” Lo vuoi il popone? Sono arrivati ora, ma sono dolci” dice Luciano, “è vero! Li ho assaggiati stamani anche io, buonissimi” conferma Luciana. Un assist dietro l’altro, gentilezza, sorrisi, battute e tanta tanta pazienza.
Sentirsi accolti, passare davanti al banchetto e fermarsi per entrare, anche solo per due parole, per quel “Ciao bimba” di Luciano anche se si ha 80 anni. Che fa sentire giovani anche chi non lo è più da un bel pezzo. Che poi alla fine, un po’ per la simpatia, un po’ per l’accoglienza, entri e uno sguardo al bancone lo dai, e qualcosa da prendere lo trovi sempre.
Un’attività che ha funzionato per oltre 50 anni e ha cresciuto, generazione dopo generazione, un intero quartiere.
«Abbiamo entrambi raggiunto l’età pensionabile già da un bel po’, abbiamo fatto il nostro e abbiamo detto basta. Adesso siamo felici di aver trovato un ragazzo giovane che porterà avanti una parte di noi»
Gabriella spera che la gente del posto reagisca nel migliore dei modi al cambio di gestione, perché Andrea Rivolta, che sarà il nuovo proprietario, è un ragazzo che merita, e che ha tante idee innovative.
Ma si lascia andare anche a qualche consiglio:
«Tanta pazienza, gentilezza e sorrisi. È un’attività al pubblico e bisogna accontentare i clienti e per farlo ci vuole davvero tanta pazienza – sottolinea Gabriella -, ringraziamo di cuore tutti coloro che per anni si sono serviti da noi. Lo abbiamo fatto con gioia e speriamo di essere riusciti a fare felici tutti, portando un po’ di allegria e simpatia, ma soprattutto la nostra frutta e verdura nelle loro case, accontentando i palati delle persone».
Un compito non facile, ci vorrà un certo impegno nel riuscire ad essere all’altezza di Luciano e Gabriella. Un compito che adesso porterà avanti un giovane imprenditore, Andrea Rivolta, 31 anni, che ha già mille idee in testa e garantisce assoluta devozione al negozio.
In questi giorni sta affiancando Gabriella e Luciano in negozio, per imparare i trucchi del mestiere e conoscere i clienti.
Perché l’idea di svolgere questo tipo di lavoro?
La trovo una scelta controcorrente, diversa dal solito e allo stesso tempo molto moderna se si applicano le idee giuste. È un’occasione interessante. Soprattutto per me che ho famiglia.
Manterrai gli stessi orari di apertura e chiusura?
È proprio l’orario di lavoro che mi ha convinto a prendere questa attività. Infatti, con mia moglie che è impegnata come project manager a Follonica e con un bambino piccolo, lavorare in orario mattutino mi permette di dedicarmi anche alla famiglia.
Manterrai anche gli stessi fornitori?
In parte sì e in parte no. Quello che vorrei fare è dare risalto alle attività produttive agricole della zona e rifornirmi da loro per poter valorizzare i prodotti locali.
Hai già in mente qualcosa di diverso da poter intraprendere?
Sì, intanto mi piacerebbe attivare un servizio di consegna: al mattino potrei ricevere gli ordini e prepararli, mentre nel pomeriggio potrei effettuare le consegne. Inoltre, vorrei poter preparare dei piatti pronti, ovviamente, dato che si vende frutta e verdura posso fare insalate, minestroni, macedonia, tutte cose che non necessitano di cottura, ma che possono essere un piccolo pranzo servito al volo e pronto da mangiare.
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