Mattarella: "2025 di pace e rispetto. Angoscia per Cecilia Sal…

Mattarella: "2025 di pace e rispetto. Angoscia per Cecilia Sal…



Mattarella: "2025 di pace e rispetto. Angoscia per Cecilia Sal…

Parole rivolte a chi si trova in Italia e agli italiani all’estero, quelle di Mattarella che, nel consueto discorso di fine anno, parla dell’attesa per un tempo nuovo alla ricerca della serenità, nelle famiglie e nelle comunità.

“Viviamo momenti difficili – ha detto il Presidente della Repubblica – con migliaia di vittime civili delle guerre in corso… Qualche giorno fa, la notte di Natale, una neonata è morta assiderata, i feroci bombardamenti russi, gli innocenti rapiti da Hamas in condizioni disumane. Contro tutte queste barbarie, mai come adesso la pace grida la sua urgenza“.

La pace – continua Mattarella – è un obiettivo irrinunziabile, di cui l’Unione Europea è storica espressione, la pace intesa come rispetto dei diritti umani e diritto alla dignità di ogni popolo. Dobbiamo evitare l’aggressione di altri paesi e fare in modo che il nuovo anno porti vera pace ovunque”.

L’angoscia per Cecilia Sala e la corsa agli armamenti

Non nascondo l’angoscia – ha detto ancora Mattarella – per la detenzione di Cecilia Sala, quanto avvenuto segnala il valore della libera informazione: tanti giornalisti rischiano la vita ai confini dell’Europa…”.

“La notte di Natale – ha aggiunto – Papa Francesco ha aperto il Giubileo con richiamo alla speranza, e queste sono ore di speranza nel futuro e nell’anno che viene, per coltivare fiducia su un tempo segnato da squilibri e da conflitti. In questo periodo – ha detto – sembra che il mondo sia caratterizzato da faglie profonde che attraversano la nostra società, contraddizioni generano smarrimento e sgomento senso di impotenza: a livello globale aumenta la ricchezza di pochissimi e dilaga la povertà di tanti, la corsa agli armamenti impegna tante risorse, molte più di quelle destinate al cambiamento climatico”.

Lavoro, sanità e divario tra Nord e Sud Italia

“E’ vero – ha aggiunto ancora il Presidente – che la scienza, la ricerca e le nuove tecnologie stanno aprendo nuove possibilità, ma sulla sanità sono inaccettabili le lunghe liste di attesa, perché molti rinunciano a curarsi. Nell’ultimo anno è migliorato il dato sull’occupazione, ma ci sono ancora tanti problemi. E’ vero che turismo ed export vanno bene,  ma tanti giovani ancora sono costretti a lavorare all’estero. E ancora tra Nord e Sud c’è una disuguale disponibilità di servizi, per questo dobbiamo lavorare per colmare distanze e assicurare la pienezza di diritti”.

Il clima e i giovani

“Il clima incide sulle nostre vite e le alluvioni non possono essere più considerate fatti straordinari, così come il fenomeno della violenza  tra i ragazzi è ormai diventato molto allarmante, tra bullismo, risse, uso di armi, consumo alcol e droghe, sul web impazzano modelli ispirati al successo facile, allo sballo, noi abbiamo il dovere di ascoltare il disagio di giovani, e risolvere la precarietà e incertezza delle nuove generazioni, che è causa della crisi delle nascite che stiamo vivendo”.

La sicurezza sul lavoro e la situazione delle carceri

Questo Paese ha straordinarie potenzialità, ma anche  punti di debolezza, impegniamoci per il futuro. La parola dell’anno è rispetto, e rappresenta il primo passo per una società accogliente e capace di umanità, improntata sul dialogo, sulla collaborazione, sulla solidarietà, sul rispetto della vita. Sulla sicurezza sul lavoro non possono più bastare parole di sdegno, gli incidenti mortali si possono e si devono prevenire con il diritto, che va assicurato anche a chi si trova in carcere, troppi suicidi e troppi problemi dentro le carceri”.

Trasformare il dolore in missione: da Sammy Basso a Giulia Cecchettin

“La fine dell’anno è tempo di bilanci, ho notato – ha detto Mattarella – tanti valori positivi nelle testimonianze dei cittadini, di chi ha trasformato il dolore in missione per gli altri, come Sammy Basso che ha avuto una vita piena oltre ogni difficoltà. Non posso tacere sullo scandalo dei femminicidi, siamo stati drammaticamente coinvolti nella sorte di Giulia Cecchettin e ti tutte quelle donne uccise dalla barbarie di uomini che non le rispettano, non si deve più parlare di donne come vittime, ma come protagoniste”.

“Ho conosciuto tanti esempi di persone che hanno operato per il bene comune che tiene assieme le nostre comunità per una speranza collettiva. Siamo tutti chiamati ad agire, nella quotidiana esperienza e ho apprezzato, in particolare quei sentimenti vivi dell’idea di patria nell’entusiasmo degli allievi della Marina Militare, nei medici dei pronto soccorso che svolgono il servizio tra tanti rischi, negli gli insegnanti che aiutano i nostri ragazzi, in chi fa volontariato”.

La sicurezza e l’orgoglio sportivo

“La sicurezza – ha spiegato poi Mattarella – rimane una preoccupazione per i cittadini, per questo serve il sostegno massimo alle vittime dei reati: dal 2013 al 2024 si sono ottenuti diversi risultati sul fronte della prevenzione con una riduzione di reati, per questo siamo grati alle forze dell’ordine, e dobbiamo adesso combattere nuovi odiosi fenomeni come le truffe agli anziani e la violenza di strada. Voglio riservare, infine, un saluto alle donne e agli uomini di sport e manifestare tutto l’orgoglio per i nostri atleti, sono loro grato per i successi e per lo spirito sportivo che hanno dimostrato negli ultimi grandi appuntamenti sportivi”-

80 anni dalla Liberazione: la speranza siamo noi, con le nostre scelte

Il 2025 si celebreranno gli 80 anni dalla Liberazione che è stata il fondamento della Repubblica e il presupposto della nostra Costituzione, dei valori che animano il nostro Paese, per questo è importante l’ampia partecipazione al voto che rafforza la democrazia, perché la politica ha un compito alto, come quello dei cittadini e la speranza – ha concluso – non può tradursi in attesa inoperosa. La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte”.

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gazzettadelsud.it è stato pubblicato il 2024-12-31 21:00:34 da [email protected] (Redazione)


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