«È indispensabile garantire in tutto il nostro Paese servizi e collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini».
È la «forte esortazione nell’interesse di tutti i Comuni» del presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la sua visita a Militello in Val di Catania per inaugurare la scuola «Pietro Carrera» dopo lavori di ristrutturazione.
Il suo intervento, al palazzetto dello sport, non era previsto, ma, dice il Capo dello Stato, dopo avere «ringraziato per la calorosa accoglienza», «non riesco a resistere al desiderio di rivolgere un saluto a tutti».
Prima di rientrare a Roma, dopo il soggiorno a Napoli e il passaggio a sorpresa a Caivano, ecco che Mattarella, non previsto, parla delle «opinioni condivise dai Comuni del nostro Paese, grandi e piccoli, di pianura e di montagna, di aree interne che avvertono quanto il vincolo nazionale sia essenziale per ciascuno di loro» e quanto quindi siano «indispensabili per tutti servizi, collegamenti e cittadinanza».
«Le aree interne montane delle piccole isole – osserva Mattarella – coprono il 60% del nostro territorio, vi vivono 13 milioni di nostri concittadini».
Il Capo dello Stato ricorda che contro l’isolamento «ci sono strumenti moderni che consentono ormai di rispondere» ad alcune esigenze, come «il digitale che consente di annullare le distanze e l’isolamento di un tempo delle campagne, delle montagne» e quindi «occorre procedere velocemente in questa direzione».
La gente applaude calorosamente l’intervento di Mattarella, come aveva già fatto la folla festante che lo aveva accolto con affetto e ovazioni, con le strade stracolme di persone stipate dietro le transenne in un paese colorato a festa in un tripudio di Tricolore.
Così Militello in Val di Catania aveva accolto il presidente della Repubblica in visita per inaugurare l’istituto omnicomprensivo Pietro Carrera, recentemente ristrutturato. La stessa scuola che da ragazzino frequentò anche Pippo Baudo, che è originario del paese del Catanese, come il ministro Nello Musumeci che era tra le personalità presenti ad accogliere Mattarella, assieme, tra gli altri al governatore Renato Schifani e al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, oltre al sindaco di Militello, il deputato regionale del Pd Giovanni Burtone, apparso visibilmente commosso.
Era stato quest’ultimo, nel suo saluto al Capo dello Stato, a sottolineare che «le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano sanità, scuola e trasporti», che «bisogna fermare questo processo, combattere la dispersione scolastica e il rischio di isolamento» e auspicando «una visione che per tornare a dare speranza a questi luoghi».
Il sindaco di Militello aveva ricordato il fratello di Mattarella, Piersanti, ucciso a Palermo il 6 gennaio del 1980, «un uomo di grande cultura amministrativa e governativa alla nostra comunità nazionale, l’allievo prediletto di Aldo Moro che era una persona perbene rigorosa moralmente, ma con grande un grande alto profilo politico» e aveva citato la parole del presidente della Repubblica sull’«urgenza di pace là dove le guerre iniziano e non finiscono mai».
catania.gds.it è stato pubblicato il 2025-01-07 19:37:59 da
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