Mazzette in cambio di certificazioni per la sicurezza sul lavoro: 16 indagati per corruzione

Mazzette ai dipendenti pubblici dell’Ausl in cambio di certificazioni in materia di sicurezza sul lavoro e per risolvere le problematiche relative agli infortuni nelle aziende. Corruzione, concussione e falso in atto pubblico. Sono queste le gravi accuse nei confronti di sedici persone, alcune delle quali operano nel territorio parmense.

In particolare gli scambi di denaro, secondo l’accusa, sarebbero avvenuti per agevolare le certificazioni relative agli impianti, all’interno degli stabilimenti produttivi. L’indagine, che parte da Piacenza, coinvolge anche il nostro territorio. Si tratta di dipendenti pubblici, imprenditori e liberi professionisti – consulenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. A Parma si sono svolte alcune perquisizioni e ci sarebbero anche alcuni indagati. 

È in corso dalle prime ore della giornata una vasta operazione anticorruzione della Polizia di Stato di Piacenza – si legge in una nota – coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, che coinvolge dipendenti pubblici, imprenditori e liberi professionisti, nelle province di Parma, Piacenza, Pavia e Lodi.

Sono in corso di esecuzione le perquisizioni a carico di 16 persone, indagate a vario titolo per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, concussione e falso in atto pubblico, nell’ambito di un’indagine concentrata sulle condotte di alcuni dipendenti del Dipartimento di Sanità Pubblica – Impiantistica ed Antinfortunistica dell’Ausl di Piacenza che, affiancati da liberi professionisti, agirebbero dietro ricompensa per fornire certificazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per agevolare gli imprenditori nella risoluzione di problematiche inerenti agli infortuni sul lavoro occorsi nelle loro aziende”