“Medico per richiedenti asilo: l’Asl mantenga la promessa”

La lettera di una volontaria di piazza Mazzini

VERCELLI (11.01.2024 – 20.58) – Riceviamo e pubblichiamo

Siamo all’11 gennaio 2024 e a tutt’oggi il problema della mancanza di un medico all’I.S.I. (Informazioni Salute Immigrati) non è ancora risolto, contrariamente alla promessa del 7/12 scorso fatta dall’ASL, secondo cui il servizio era già stato ripristinato.

Pur conoscendo la realtà italiana della scarsità di medici, molti dei quali emigrano all’estero dove sono meglio pagati, pur comprendendo il periodo di pausa delle vacanze natalizie, in questo caso un dottore è indispensabile non solo per i richiedenti asilo, ma per tutti gli stranieri senza permesso di soggiorno, non certo per colpa loro, presenti a Vercelli.

Infatti non è possibile né ottenere prescrizioni di medicinali né soprattutto di visite specialistiche per le quali il Cup, a seconda degli impiegati, o non fissa appuntamenti o lo fa solo a pagamento dopo parecchi mesi, anche se sono stati firmati dalla guardia medica. In primis i richiedenti asilo non dispongono di mezzi economici; inoltre per particolari importanti problemi di tipo psichiatrico, nessuno si prende la responsabilità di prescrivere medicine apposite, non conoscendo i pazienti che ne hanno bisogno.

Le infermiere dell’I.S.I. molto esperte dei casi, si prodigano con sollecitudine a risolvere i problemi di loro competenza ed arrivano a coinvolgere specialisti, che però non sono stati incaricati dall’ASL ad intervenire nei casi più urgenti.

Rimane il pronto soccorso, che però non può essere intasato se non in casi molto gravi, tanto più  in questo periodo in cui è preso d’assalto per covid ed influenza.

Dunque che fare? Siamo sempre in attesa che l’Asl mantenga le promesse fatte più di un mese fa.

Daniela Carlone, volontaria di piazza Mazzini