Oggi, 21 marzo 2025, l’Italia intera si raccoglie nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno, promossa da Libera, non è solo un evento commemorativo, ma un’occasione per ribadire con forza che la lotta alla criminalità organizzata passa attraverso la conoscenza, la consapevolezza e l’impegno civile.
Per gli attivisti di Libera, questa giornata è la risposta concreta a una domanda che spesso risuona nelle scuole: “E quindi, come la combattiamo la mafia?”. La risposta è nei numeri, nelle storie, nei nomi di chi ha perso la vita per mano di un sistema criminale che calpesta dignità, verità e giustizia. Ricordarli, parlarne, è un dovere: perché solo così possiamo smuovere le coscienze e costruire un futuro libero dalle mafie.
Trapani, città simbolo di una lotta che non si arrende, ospita oggi la manifestazione nazionale. Il suo grido, “Noi ci siamo, non dimentichiamo”, riecheggia da Nord a Sud, unendo il Paese al fianco dei familiari delle vittime. Ma accanto a Trapani c’è anche Avellino, che con la stessa determinazione si fa portavoce di un cambiamento necessario e urgente.
Grazie al lavoro svolto nelle scuole durante tutto l’anno, i giovani avellinesi hanno interiorizzato le storie di Antonio Ammaturo, Nunziante Scibelli, Pasquale Campanello e di tante altre vittime innocenti. Le hanno lette, raccontate, condivise. Si sono commossi, indignati, e oggi rispondono con forza all’appello della memoria e dell’impegno.
Nella giornata di oggi, oltre 1000 studenti delle scuole del territorio avellinese hanno partecipato alla lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie. Un gesto semplice ma potente, che ha coinvolto:
A Pratola Serra, il Presidio “Pasquale Campanello” ha celebrato la giornata con i bambini dell’I.C. Pratola Serra, attraverso uno spettacolo teatrale tratto da La classe dei banchi vuoti. Un momento di grande valore educativo, che ha reso viva la memoria di chi non c’è più.
Un ringraziamento speciale va a tutti i docenti, i dirigenti scolastici, il personale e, soprattutto, ai ragazzi e alle ragazze che hanno reso possibile tutto questo con il loro entusiasmo e la loro voglia di cambiare il mondo.
Non solo scuole: anche la Casa circondariale di Avellino ha voluto onorare la memoria delle vittime delle mafie. Un importante momento di riflessione è stato realizzato con i detenuti, segno che la consapevolezza e il cambiamento possono e devono attraversare ogni ambito della società.
Oggi è un giorno di memoria, ma soprattutto di impegno. Ricordare i morti significa anche continuare a chiedere verità e giustizia per tutte quelle storie ancora dimenticate o trascurate.
Perché, come ci ricorda il vento della speranza: “Voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo.”
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