MESSINA (4-3-3) Krapikas 5; Lia 5 Manetta 5,5 Marino 5,5 Rizzo 5 (1’st Morleo 5,5); Garofalo 5 (13’st Di Palma 5,5) Petrucci 6 Frisenna 6 (27’st Cominetti 5,5); Ortisi 5 (13’st Re 5,5) Anatriello 5,5 Petrungaro 6 (27’st Luciani 5,5). A disposizione: Curtosi, Di Bella, Ndir, Salvo, Adragna, Pedicillo, Anzelmo. Allenatore: Modica 5,5
FOGGIA (4-3-3) Perina 7; Salines 6,5 Parodi 6 Camigliano 6 (20’st Ercolani 6) Vezzoni 6; Tascone 6,5 (39’st Da Riva s.v.) Gargiulo 6 Mazzocco 7,5; Orlando 6 (20’st Zunno 7) Murano 5,5 (29’pt Emmausso 7) Millico 6,5 (39’st Silvestro s.v.). A disposizione: De Simone, De Lucia, Silvestro, Danzi, Da Riva, Pazienza, Ascione. Allenatore: Zauri 6,5
Arbitro: Gasperotti 7
Assistenti: Spagnolo 6,5 – Bosco 6,5
Le pagelle dei rossoneri
Perina 7 – Il clean sheet che porta a casa lo vede soggetto attivo. Preciso sulla duplice conclusione di Petrungaro e Petrucci poco dopo la mezz’ora del primo tempo. Attento anche nel finale con l’uscita bassa su Di Palma. Unico neo, un rilancio sghimbescio che consente a Cominetti di calciare a rete.
Salines 6,5 – È cosa nota: la normalizzazione di Zauri passa anche da una più attenta cura alla fase difensiva. Tradotto in parole povere: sortite dei terzini centellinate. Un po’ ne soffre, ma si adegua. Mette a referto anche una “parata” di piede su una conclusione dal limite.
Parodi 6 – Il terreno di gioco accidentato non è un toccasana per chi manifesta disagi palla al piede. Lo si vede da un passaggio in orizzontale completamente sballato. Meglio quando deve usare la clava.
Camigliano 6 – Un’ora e poco più di ordinaria amministrazione e qualche brividino, prima che un muscolo gli invii l’alert (20’st Ercolani 6 – Entra a freddo, ma la cosa non lo turba. Gioca quasi sul velluto, anche perché il Messina due minuti dopo becca il secondo e sparisce dal campo).
Vezzoni 6 – Partita dai due volti: quello corrucciato e preoccupato della prima metà del primo tempo, quando il Messina punta a sviluppare il gioco soprattutto sul suo versante, e quello più disteso della ripresa, quando trova anche gli spazi per affondare, come nell’azione del terzo gol.
Tascone 6,5 – In costante crescita, lo si vede da come cerca anche la giocata rischiosa senza indugio. Uno dei pochi a vantare una bassa percentuale di errori sul butterato manto del ‘San Filippo-Franco Scoglio’. Sfiora anche il gol con una conclusione volante, che si sarebbe candidato a gol del Foggia più bello della stagione (39’st Da Riva s.v.)
Gargiulo 6 – Anche lui dà l’idea di essere in crescita, seppur ancora distante dal centrocampista visto a 300 km a sud della Capitanata. Fa le cose semplici, come la partita richiede. Unica macchia (per fortuna non indelebile) la palla persa a metà campo da cui si origina la doppia occasione per il Messina, stanata da Perina.
Mazzocco 7,5 – La scelta di schierarlo dal primo minuto si rivela azzeccata. Per una gara votata alla ripartenza, un incursore serve come il pane. Si inventa il gol del vantaggio, grazie anche alla topica di Krapikas; potrebbe bissare subito dopo (colpo di testa respinto dal portiere) e anche a inizio ripresa (destro a giro largo di poco), poi segna grazie a Zunno. Ma con i suoi inserimenti spacca a metà il già fragile Messina. Giocatore da trasferta (tre gol tutti fuori casa). Si attendono conferme allo ‘Zac’.
Orlando 6 – Sguinzaglia il talento a singhiozzo, anche perché nella prima parte di gara la palla scorre pochissimo. Ma è sempre tra quelli che palla al piede trasmettono l’idea della pericolosità. Cala un po’ alla distanza e l’infortunio di Camigliano suggerisce a Zauri di spendere lo slot inserendo anche Zunno al suo posto (20’st Zunno 7 – Probabilmente sarebbe entrato comunque, ma l’esigenza di non sprecare lo slot, accelerano le operazioni. Ed è un bene, perché è lui a curare la regia del secondo gol di Mazzocco, con il recupero palla sul pessimo rilancio di Krapikas e l’assist finale dopo l’uno-due con l’altro ex Emmausso).
Murano 5,5 – Il guaio muscolare è di per sé una sventura. Gli dice male anche dal punto di vista del minutaggio, perché esce proprio nel momento in cui gli spazi cominciavano a dilatarsi. Fino ad allora, però, aveva quagliato poco, tra perdite di equilibrio e gli anticipi di Manetta (29’pt Emmausso 7 – Con il gol nel recupero rimedia allo slancio di egoismo con il quale aveva sciupato una succulenta ripartenza a pochi minuti dal 90’. Prima, c’era stata anche la pregiata assistenza a Zunno nell’azione del raddoppio. Una cosa è certa, da punta centrale che viene incontro e ispira, può rivelarsi una risorsa importante (previa grande disponibilità al lavoro di squadra, si intede). Senza contare il fatto che la porta la vede, eccome. A una gara dal termine del girone di andata è a quota 6)
Millico 6,5 – Una stagione fa fu protagonista assoluto con un gol da antologia. Stavolta ricama di meno, soprattutto nel primo tempo. Sale in cattedra nella ripresa, ispirando anche il quasi eurogol di Tascone (39’ st Silvestro s.v.).
All. Zauri 7 – Voto al risultato, ma anche al lavoro fin qui svolto. Non ha fatto nulla di trascendentale ed è proprio questo il suo più grande merito. Aver normalizzato l’anormalità di una squadra che collezionava insensatezze. Poi arriverà il resto (la condizione atletica, in primis), magari anche grazie al mercato. Ma quello che ha portato a Foggia era ciò di cui la squadra aveva bisogno. Peccato che la società non lo abbia compreso un po’ prima.
www.foggiatoday.it è stato pubblicato il 2024-12-08 11:18:00 da
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