«Mi affido alla Corte di Reggio Calabria»



«Già da piccola era la colonna della casa e aveva il suo obiettivo che era la medicina. Mi affido alla Corte di Reggio Calabria, ai giudici popolari, alla presidente che è una donna, mi affido a loro per avere giustizia, per mia figlia e per tutte le donne». A parlare è Vincenzo Quaranta, papà della ventisettenne Lorena brutalmente assassinata dal suo fidanzato Antonio De Pace, il 21 marzo 2020 a Furci Siculo, nel messinese nella loro casa. Intervistato da Maria Grazia Mazzola per TV7, speciale del Tg1, il papà ripercorre la vicenda giudiziaria che ha portato la Cassazione, dopo 4 anni e mezzo dal femminicidio, a chiedere un nuovo processo per l’infermiere assassino, condannato in primo grado dalla Corte d’Assise d’Appello di Messina all’ergastolo, al fine di considerare tra le attenuanti ‘lo stress…


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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-11-03 10:01:23 da Redazione Corriere


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