“Il tono è pesante, l’hanno fatto con tutte. I toni che usano quando si rivolgono alle donne sono diversi, sono quelli di una tipica società del patriarcato, come ci si rivolgesse ad un essere inferiore. E mi sembra che proprio nei toni questa sia stata una campagna particolarmente pesante”.
A dirlo è Marta Vincenzi, l’unica ma anche la prima e anche l’ultima – in ordine di tempo – sindaca donna che a Genova ha guidato Palazzo Tursi, non è mai stata timida. E tanto meno figura subalterna. Eppure quando le si chiede un commento sulla campagna elettorale che sta vivendo Genova in queste settimane, i continui attacchi ricevuti dalla candidata sindaca del centrosinistra, Silvia Salis, con rimandi a ‘passerelle‘ e ‘makeup‘, non è stupita. Piuttosto amareggiata. “A me chiamavano ‘zarina’”, racconta dopo aver seguito i dibattiti e le schermaglie di queste settimane genovesi di attesa per il voto.
Le bordate non sono mancate ma in ordine…
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