“Poteva andare ancora peggio di come è andata, quello che ho provato in quel momento più che paura era rabbia. Prima ho reagito urlando, dopo che aveva già colpito anche me. In quei momenti tra i colpi subiti e l’ambulanza, mi sono detta: non si può morire così. Mio marito ha detto: io ho visto la morte in faccia”. E’ questo lo straziante ricordo della signora Nadia, la turista di origini romane rimasta ferita insieme al marito nella notte di Capodanno di Villa Verucchio, quando Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta ha accoltellato 4 persone, due 18enni e i due turisti romani, prima di essere fermato e ucciso dal maresciallo dei carabinieri che è ora indagato per eccesso di legittima difesa.
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La testimonianza della signora è stata raccolta, come riporta l’Ansa, dai media nella mattinata di sabato (11 gennaio) in occasione della consegna, in piazza Europa, di parte dei fondi raccolti dall’associazione ViVilla Aps, a sostegno del comandante della stazione dei carabinieri della cittadina romagnola, Luciano Masini e delle vittime delle aggressioni della notte di Capodanno.
Degli oltre 44 mila euro giunti sino ad ora da un totale di 1.786 donazioni sulla piattaforma online GoFundMe, ne sono stati consegnati 15.000, con tre assegni da 5.000 euro alle mamme dei due giovani 18enni e alla turista romana ferita insieme al marito, raggiunti dalle coltellate sferrate dal 23enne Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta poi ucciso dall’ufficiale dell’Arma.
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In piazza a Villa Verucchio, oltre a tanti cittadini, i rappresentanti dell’associazione che ha avviato la raccolta, anche la sindaca Lara Gobbi, le madri dei due ragazzi e la signora vittima, insieme al marito, dell’aggressione. “Quella sera – ha raccontato la mamma di uno dei due 18enni colpiti – mio figlio ha ricevuto otto coltellate di cui cinque sono arrivate in fondo. Fisicamente si sta riprendendo e mentalmente cerca di fare del proprio meglio per tornare passo dopo passo alla vita di tutti i giorni non è facile”.
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“Vi abbiamo sentito tutti veramente vicini – ha sottolineato la mamma dell’altro ragazzo, raggiunto da un fendente al polmone – ed è stata una cosa bellissima. Siamo stati fortunati, l’abbiamo portato a casa: dobbiamo sentirci fortunati anche perché poteva essere molto peggio per lui e anche per tutti gli altri”.
www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2025-01-11 17:44:35 da
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