Migranti ad Albenga, Ciangherotti: “Altro che carità cristiana. Il sindaco ha fatto di tutto per mandarli a Vadino, lontani da abitazione sua”

Migranti ad Albenga, Ciangherotti: “Altro che carità cristiana. Il sindaco ha fatto di tutto per mandarli a Vadino, lontani da abitazione sua”



Albenga. “Secondo il sindaco di Albenga ospitare 30 migranti a Vadino è un atto di carità cristiana, ma allo stesso tempo è un obbligo di legge. Riccardo Tomatis deve essere molto confuso a riguardo, ma quando si è trattato di pensare ad una location adatta ai nuovi ospiti il primo cittadino ha avuto le idee molto chiare. Infatti, senza indugi ha provato in tutti modi ad indirizzare la Prefettura verso l’ex Anfi in via Piave a Vadino. Vuoi mica correre il rischio di ospitare i migranti nelle palestre delle scuole? Sì, proprio quelle di Via degli Orti vicino a abitazione del sindaco”.

Lo dichiara il consigliere comunale e coordinatore albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti.

Il sindaco Tomatis ha puntato il dito contro il governo italiano, reo di non aver saputo gestire correttamente l’emergenza profughi: “L’ipocrisia di Riccardo Tomatis non conosce confini – spiega Ciangherotti -. Davanti all’opinione pubblica, recita la parte del comico indossando il vestito del buon cristiano pronto ad accogliere tutti, ma nelle segrete stanze dei palazzi ha trattato affinché i migranti venissero spediti ben lontani da abitazione sua per affidarli agli amici delle cooperative. E non serve nemmeno immaginarlo, perché è lo stesso Tomatis a dichiararlo in una nota ufficiale”.

“Il sindaco non si è nemmeno degnato di mettere al corrente della situazione i cittadini di Vadino – sottolinea il capogruppo albenganese -, ma quando ormai la notizia è diventata di dominio pubblico grazie al sottoscritto si è subito premurato di incolpare il governo italiano per trovare una giustificazione. Ma lo sappiamo. La trasparenza e la correttezza non sono di certo valori che hanno contrassegnato questi quasi cinque anni di disastrosa gestione amministrativa”.

Aggiunge ancora il consigliere albenganese: “Non accetto lezioni di morale da parte di un sindaco che si è dimostrato ancora una volta ipocrita e poco rispettoso nei confronti delle istituzioni, lasciate all’oscuro di tutto, e dei cittadini albenganesi stessi, in particolare quelli di Vadino. Le parole al miele spese da Tomatis per descrivere l’emergenza umanitaria lasciano il tempo che trovano. Contano solo i fatti. E questi ci dicono che, casualmente, i migranti verranno ospitati a Vadino e non nelle palestre delle scuole, a due passi dalla abitazione del sindaco. Quanta carità, sindaco Tomatis”.





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