Albenga. “Dal 15 ottobre, data che il sindaco di Albenga aveva indicato come termine del soggiorno forzata, al 20 novembre, oltre un mese dopo, quando ancora non ci è dato sapere dove verranno ricollocati i migranti attualmente ospitati presso l’ex Anfi di Vadino. Una situazione di incertezza che andrebbe chiarita al più presto, anche come forma di rispetto nei confronti dei residenti e dei diretti interessati”. Così Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale e coordinatore di Forza Italia albenganese, attraverso una lettera aperta indirizzata alla Prefettura di Savona ha voluto esprimere le proprie preoccupazioni sulla situazione dei profughi ospitati all’interno della struttura di via Piave dopo un sopralluogo effettuato questa mattina.
Nella giornata odierna, lunedì 20 novembre, i migranti avrebbero dovuto lasciare i locali dell’ex Anfi: “Nessuno migrante ad oggi è a conoscenza di prossimi trasferimenti. In assenza di una indicazione precisa da parte della Prefettura – ricorda Ciangherotti -, sarà compito dell’amministrazione albenganese determinare una sede alternativa, anche perché, come abbiamo più volte fatto notare insieme alla collega di minoranza Cristina Porro, la struttura dove attualmente sono ospitati i profughi non può essere considerata idonea all’accoglienza”.
“Da questo punto di vista – spiega il consigliere ingauno -, mi auguro che la Prefettura possa tenere in considerazione anche un’altra questione, che di certo non può essere rimandata. In questi giorni, infatti, le temperature sono drasticamente scese e l’ex Anfi non è fornito di alcun tipo di impianto di riscaldamento”.
Conclude Ciangherotti: “La comunità albenganese sta seguendo con grande attenzione e preoccupazione lo sviluppo di questa vicenda che ha rappresentato da subito un segnale ambiguo per l’eventuale apertura di un Cpr. Auspico che questa lettera possa suscitare una profonda riflessione delle istituzioni verso una soluzione immediata e che tenga conto anche del lato umanitario di questa delicata situazione. Come sostengo da diversi mesi e come è evidente dalle continue auto-smentite della stessa maggioranza, questa storia è stata gestita in modo del tutto inappropriato da parte del sindaco Riccardo Tomatis”.
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