Migranti ad Albenga, nuovo affondo di Ciangherotti (Fi): “Comunicazioni tardive del sindaco e i documenti lo provano”

Migranti ad Albenga, nuovo affondo di Ciangherotti (Fi): “Comunicazioni tardive del sindaco e i documenti lo provano”


Albenga. “Le bugie hanno sempre le gambe corte e Riccardo Tomatis dovrebbe saperlo bene, anche se, a quanto pare, non riesce proprio ad accettare di essere sbugiardato. Nemmeno quando a provarlo sono i documenti ufficiali, di fronte ai quali dovrebbe esserci ben poco da dire. Caro sindaco, carta canta”. 

Così Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale e coordinatore albenganese di Forza Italia torna ad attaccare nuovamente il sindaco Riccardo Tomatis sul tema dei migranti in arrivo presso l’ex Anfi di Vadino.

Secondo l’esponente forzista, “Tomatis mente sapendo di mentire. Piuttosto che provare a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica sul suo comportamento, ha iniziato ad attaccare il governo Meloni sui numeri dei profughi raddoppiati. Non contento, va a raccontare ai cittadini di aver saputo dell’arrivo dei migranti a Vadino soltanto la sera del 3 agosto, guarda caso lo stesso giorno in cui il sottoscritto ha dato al mattino la notizia ai giornali ed ai quotidiani online”.

“Come se non bastasse – sottolinea Ciangherotti -, il sindaco di Albenga ha tirato in ballo anche la Prefettura, che a suo dire lo avrebbe costretto a mettere a disposizione l’immobile dell’ex Anfi. Ebbene, siamo di fronte a tutta una serie di falsità che sono completamente smontate da due documenti fondamentali, che mostrano tutto l’iter nascosto da Tomatis sino alla mattina del 3 agosto, quando ormai la notizia era di dominio pubblico e lui non ha più potuto far altro che comunicarlo alla stampa e in consiglio comunale”.

Ciangherotti ha quindi allegato un atto della giunta, a firma del vicesegretario Emanuele Scardigno e la comunicazione ufficiale del sindaco alla sera del Consiglio comunale del 3 agosto “invitando i residenti di Vadino a leggere integralmente cliccando sui link per comprendere fino in fondo tutta la cronologia di questa vicenda”.

Nel corso della riunione del 18 luglio, la Prefettura aveva comunicato ai sindaci savonesi della necessità di accogliere un maggior numero di profughi sul territorio: “Fu in quell’occasione – aggiunge Ciangherotti – che il Comune di Albenga, rappresentato dal sindaco Riccardo Tomatis, si è offerto per accoglierne una trentina. Così la Prefettura ha chiesto la disponibilità della palestra delle scuole Paccini, risultata poi inidonea al momento del sopralluogo dei vigili del fuoco. Il sindaco Tomatis, proprio come confermato da lui stesso nel corso della seduta consiliare del 3 agosto scorso, ha quindi proposto la sede comunale dell’ex Anfi, in via Piave 120 ma si è ben guardato dal comunicarlo nel Consiglio comunale del 26 luglio, perché, convinto di non essere smascherato, sperava di tenere nascosta la scelta dell’Amministrazione comunale fino all’arrivo dei profughi”.

E l’atmosfera appare già rovente in attesa del consiglio comunale incentrato proprio sul tema migranti in programma il prossimo 5 settembre, in piazza San Michele: “La richiesta della minoranza di svolgere il consiglio comunale sul tema dei migranti in piazza San Michele – conclude il capogruppo forzista – non è andata giù a Tomatis, tanto che abbiamo saputo da un membro della giunta che il sindaco ha personalmente telefonato al Prefetto per scongiurarlo di bloccare, nei prossimi giorni, la seduta prevista nella piazza pubblica. Forse le ragioni di questa disperazione risiedono nel troppo imbarazzo e nelle tante bugie raccontate dal sindaco, che al sabato sera del Palio dei Rioni chiedeva alla giunta di non raccontare a nessuno dell’arrivo dei profughi. Ma purtroppo per lui, carta canta. Una vera vergogna”.




Source link


0 Comments