La giudice del tribunale di Roma: “Nessuna intenzione di scontro con il governo, è l’esecutivo che lo vuole”. La Lega: “Critiche da Md sono una medaglia”
10 Novembre 2024
Dopo le polemiche in seguito alla decisione del tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento di 18 migranti nei centri italiani in Albania, resta alta la tensione tra governo e magistratura. Parlando a margine del convegno per i 60 anni di Magistratura Democratica in Campidoglio a Roma, Silvia Albano, presidente di MD e giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, dice che l’esecutivo cerca uno scontro con le toghe. “Io non ho nessuna intenzione di fare un scontro con il governo, è il governo che vuole farlo con me. E io da questo scontro voglio sottrarmi”, ha detto. “Voi avete visto che io non sono intervenuta mai in questo periodo perché c’è stata una personalizzazione insopportabile – ha aggiunto – Non c’è nessuna personalizzazione ma solo dei giudici che cercano di fare il loro lavoro. C’è stato un pronunciamento unanime di tutte le comunità dei giuristi: dall’Unione delle Camere penali all’associazione dei professori di diritto dell’Unione europea. Per dire che sulla supremazia del diritto europeo non ci si può fare nulla“.
“Preoccupa che chiamino comunista chi applica la Costituzione”
“Il fatto che chi cerca di applicare la Costituzione venga appellato come ‘giudice comunista’ mi preoccupa molto per lo stato della nostra democrazia e per il suo futuro”, ha detto poi Albano durante il convegno.
Lega: “Magistratura Democratica contestò Falcone, critiche sono una medaglia”
“Da Magistratura democratica vittimismo, propaganda e polemiche contro il governo e il ministro Matteo Salvini. Essere invisi a Md, che criticò perfino Giovanni Falcone, è una straordinaria medaglia“, ha replicato con una nota la Lega. Era stato infatti proprio il leader leghista Matteo Salvini a parlare di ‘giudici comunisti’ dopo alcune decisioni in tema di migranti degli ultimi giorni.
Nordio: “Toghe non critichino le leggi e la politica abbassi i toni”
Un appello ad abbassare i toni della discussione è invece arrivato dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Noi vogliamo un dialogo con la magistratura proprio perché sappiamo che la magistratura è quella chiamata ad applicare le leggi”, ha detto Nordio intervenuto in videocollegamento all’evento per i 60 anni di Md. “Altro problema è la critica al merito politico e al contenuto delle leggi soprattutto una volta che sono state approvate e qui il presidente Mattarella è stato chiarissimo”, ha aggiunto. “Mi auguro ci sia sempre meno una critica della magistratura al merito politico delle leggi e mi auguro un abbassamento dei toni da parte della politica nel criticare le sentenze“, ha concluso.
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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-11-10 10:38:09 da LaPresse
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