«Minacce al telefono e testa di maiale davanti la porta»


COSENZA Un esame lunghissimo, nel corso del processo da “Reset“, dopo la decisione di pentirsi e collaborare con la giustizia. Ivan Barone fa il suo ingresso (in collegamento video) in aula bunker a Castrovillari, sede che ospita il procedimento ordinario celebrato dinanzi al Tribunale di Cosenza. Il pm della Dda di Catanzaro Corrado Cubellotti sollecita i ricordi del collaboratore di giustizia, in passato uomo di fiducia del clan degli Zingari impegnato a compiere diverse azioni «esecutive del programma associativo ed in particolare funzionali al traffico di sostanze stupefacenti». Ma anche in una serie di condotte legate alla richiesta della tassa non dovuta ad alcuni commercianti. «Avevo il compito di riscuotere le estorsioni e distribuire i soldi ai familiari dei detenuti». Secondo il racconto fornito,…

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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-12-09 06:57:55 da Redazione Corriere


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