Signor Presidente della Repubblica,
Desidero ringraziarLa per avere aperto le porte del Palazzo del Quirinale ai giovani vincitori dell’ultimo concorso diplomatico, del corso intitolato a Tosca Barucco, giovane diplomatica prematuramente scomparsa.
Un nuovo, importante segno di attenzione per il Ministero degli Esteri e la politica estera di cui Le sono personalmente grato, a poche settimane dal suo pregiato intervento alla Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori.
Questi 48 giovani, che si apprestano a giurare fedeltà alla Repubblica e ai valori della Costituzione, ricorderanno questo momento in tutto il loro percorso di vita e di carriera.
Ragazze e ragazzi che con grande impegno, dedizione e sacrifici, per loro e per loro famiglie, hanno affrontato con successo uno dei concorsi più selettivi di tutta la Pubblica Amministrazione, mossi dal desiderio di servire il Paese.
Tra di loro vi sono laureati in relazioni internazionali e giurisprudenza, economia e scienze politiche. Giovani curiosi, aperti al mondo: tra le loro fila alcuni parlano il russo, il cinese, il greco, il coreano, il persiano.
Competenze preziose, che vanno ad arricchire il bagaglio di conoscenza e sapere del Ministero degli Esteri con nuova linfa, importante nei diversi Paesi ai quali verranno assegnati anche per assistere al meglio i nostri connazionali e le nostre imprese.
Cari ragazzi,
comincia per voi oggi una nuova fase della vostra vita. Fatta di sacrifici ma anche di grandi soddisfazioni. Rappresenterete ogni giorno l’Italia nel mondo. Sarete l’immagine del nostro Paese. Siatene orgogliosi!
Vi saranno richiesti senso di responsabilità, abnegazione al servizio, maturità di giudizio.
Il quadro internazionale in cui comincia il vostro servizio è complesso. La guerra in Ucraina, la crisi in Medio Oriente, l’insicurezza nel Sahel. E poi sfide come il cambiamento climatico, la transizione energetica, l’insicurezza, la minaccia cibernetica.
Solo pochi giorni fa, il sito internet del Ministero degli Esteri è stato oggetto di un nuovo, grave attacco cyber. E’ stato respinto senza danni, ma il sito è stato a lungo inaccessibile.
Un attacco che non è casuale. E’ cominciato, come altre volte in passato, proprio mentre il Presidente ucraino Zelensky stava atterrando a Roma. Questo è solo un esempio del quadro in cui sarete chiamati ad operare.
Vi sarà chiesto spirito di servizio, come quello dell’Ambasciatore Ravagnan, che abbiamo inviato nelle scorse settimane a Damasco.
Grazie alla sua presenza nella capitale siriana nei giorni complessi della caduta del regime di Assad, ho potuto assistere, pochi giorni fa, alla cerimonia dell’alza bandiera presso la nostra Ambasciata che abbiamo riaperto, primo Paese del G7, per essere più vicini alla gente siriana. E a breve aspettiamo ora a Roma il nuovo Ministro degli Esteri siriano per rilanciare il nostro dialogo bilaterale.
Signor Presidente,
Questi giovani sono lo specchio di un Paese dinamico, aperto al mondo, che vuole crescere. Esempi preziosi per tanti loro coetanei, stimolo e modello per quelli che li seguiranno. Tra di loro vi sono molte donne. Ne sono molto contento e orgoglioso.
Sono i giovani figli della generazione Erasmus. I migliori interpreti del progetto europeo, pilastro insieme al rapporto transatlantico della nostra politica estera.
Risorse preziose, di cui il Paese ha straordinario bisogno, proprio mentre l’Unione Europa avvia un nuovo importante ciclo istituzionale.
Sono l’espressione migliore dei nostri territori, che custodiscono i nostri valori, le nostre energie più importanti.
Eccellenze che è dovere delle Istituzioni intercettare e valorizzare.
Signor Presidente,
In un mondo che vede l’avanzata dell’intelligenza artificiale come una minaccia, il Ministero degli Esteri vuole investire sulla sua risorsa più importante, le persone che ne fanno parte.
Per fare in modo che possano operare sempre al meglio nella tutela dell’interesse nazionale, ho chiesto al Segretario Generale di lavorare rapidamente a una riforma del Ministero per metterlo sempre di più al passo con i tempi.
Semplificando le procedure, puntando sul rafforzamento della diplomazia della crescita, per essere sempre più vicini alle nostre imprese e ai nostri territori, e sulla dimensione cyber, come sfida di sicurezza, tutela dei nostri valori e opportunità di sviluppo.
In parallelo, vogliamo anche aggiornare la procedura di accesso alla carriera diplomatica, allargando la base delle lauree con cui si può affrontare il concorso, ad esempio le lettere, la matematica, le scienze della comunicazione, o ingegneria, per intercettare le intelligenze migliori in ogni settore e attingere anche a quei saperi innovativi.
Signor Presidente,
La diplomazia italiana è fondata sulle persone, sempre aperta al dialogo e impegnata a costruire ponti, con l’obiettivo della pace, della prosperità e della crescita, parole chiave della Presidenza italiana del G7 che si è appena conclusa.
I giovani sono i nostri migliori architetti e siamo lieti per questo di accoglierli nella grande famiglia del Ministero degli Esteri.
Grazie Signor Presidente, e buona fortuna e buon lavoro a voi ragazzi!
www.esteri.it è stato pubblicato il 2025-01-13 19:47:43 da Assistenza tecnica
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