PISTOIA – Opposizioni all’attacco della Giunta Tomasi sul tema della raccolta dei rifiuti. Il punto di partenza sono i dati che arrivano dalla Regione che vedono nel territorio toscano un incremento della raccolta differenziata, Anche Pistoia registra un leggero aumento (attestandosi al 53,53%), ma rimanendo ben lantana dai ‘comuni virtuosi’ della regione: basta pensare che Prato è al 71% e Lucca al 77%.
“Pistoia è fanalino di coda e questo rappresenta un fallimento per la Giunta Tomasi”, scrive l’Unione Comunale del PD pistoiese. I dati “ certificano il disastro della giunta Tomasi sui rifiuti”, aggiunge il Gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista, che parla di “differenziata ferma al palo” e di Pistoia che “è sempre il peggiore tra i comuni capoluogo della Toscana”.
“Numeri inequivocabili, che parlano da soli – attacca ancora il PD che giudica il 52,53% un dato “assolutamente imbarazzante, soprattutto dopo sette anni di governo della città e con scelte sbandierate come rivoluzionare”.
Queste le due note, di PD e Pistoia Ecologista e Progressista, che attaccano al cuore scelte, risultati e disfunzioni dell’organizzazione pistoiese della raccolta dei rifiuti. (m.d.)
L’Unione comunale del PD: il comune di Pistoia fanalino di coda
“Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di osservare i dati presentati da Regione Toscana sulla raccolta dei rifiuti e possiamo ormai ribadire con nettezza che il percorso intrapreso verso un modello di economia circolare è irreversibile. Non solo: i risultati del 2023 rispetto all’anno precedente evidenziano elementi assolutamente positivi. Cresce la raccolta differenziata in Toscana e soprattutto, dato assolutamente non banale, si riduce la produzione pro-capite dei rifiuti indifferenziati, con meno 23.000 tonnellate rispetto al 2022.
La provincia di Pistoia vede incrementare percentualmente il valore della raccolta differenziata di un punto percentuale, attestandosi al 63%, ancora lontana dai valori di Prato (71%) e di Lucca (77%). Però è il segno che la sensibilità e la cultura di cura e difesa dell’ambiente circostante sta crescendo non solo nelle istituzioni pubbliche, ma anche nei cittadini e nelle cittadine.
Purtroppo a fronte di comuni molto virtuosi, registriamo – e non avevamo dubbi purtroppo – il dato pessimo del comune capoluogo della nostra provincia, di Pistoia. La nostra città si attesta al 52,53% di raccolta differenziata.
La coppia Sgueglia-Tomasi ha sbagliato tutto quello che era possibile sbagliare: ha modificato il sistema di raccolta, sostituendo e riducendo contestualmente il numero dei cassonetti, limitandosi così ad una raccolta porta a porta della sola carta e plastica per la stragrande parte della città. Gli esiti, non importa che si descrivano noi, sono evidenti a tutti: cassonetti nuovi spesso mal funzionanti, degrado costante nelle aree dove vi erano prima i cassonetti e percentuali di raccolta differenziata assolutamente imbarazzanti.
Infine si è deciso di mettere sulle spalle dell’intera collettività l’investimento dei cassonetti interrati nel centro storico, che come ci hanno dimostrato foto recenti anche sui social, sono spesso discariche a cielo aperto.
Sgueglia e Tomasi hanno spacciato per grandi interventi strutturali, spese assolutamente opinabili che hanno accontentato interessi di pochi a discapito della collettività che trova bollette più care e servizi nella propria zona o quartiere più scadenti.
‘I numeri sono inequivocabili, parlano da soli: il 52,53% è un dato assolutamente imbarazzante, soprattutto dopo sette anni di governo della città e con scelte sbandierate come rivoluzionare da chi oggi ricopre la delega all’ambiente e alla gestione dei rifiuti nella giunta pistoiese’, ribadisce Lorenzo Scalise, responsabile organizzazione dell’Unione Comunale pistoiese.
Servirebbe più umiltà e ammettere i propri errori, invece che andare avanti a testa bassa. Fortunatamente i numeri smentiscono le favole.
(fonte dei dati: https://www.toscana-notizie.it/web/toscana-notizie/-/rifiuti-cresce-ancora-la-raccolta-differenziata-nel-2023-la-toscana-si-attesta-al-66-64-per-cento)
Il Gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista: dati di Arrr certificano il fallimento della giunta Tomasi
“I dati sulla raccolta differenziata sull’efficienza della raccolta differenziata in tutti i Comuni toscani pubblicati il 12 novembre da ARRR certificano il disastro della giunta Tomasi sui rifiuti.
Nel 2023 nel Comune di Pistoia la raccolta differenziata è stata pari al 52,53%.
Appena il 2% in più rispetto al dato definitivo del 2022 (50,54%). Lontanissimo dall’obiettivo regionale del 65%, che già dovrebbe essere stato raggiunto, e da quello europeo del 70%, da raggiungere entro il 2030.
Il nuovo sistema di raccolta voluto dalla giunta Tomasi e implementato a partire dalla metà del 2021 si dimostra ancora una volta un completo fallimento.
Gli investimenti nei cassonetti interrati, nella sostituzione di tutti i cassonetti su strada (e nelle chiavette di Alia mai utilizzate), nella raccolta mista, porta a porta per plastica e carta, cassonetti per indifferenziato, organico e vetro, dovevano garantire un salto di qualità nella differenziata.
La verità è che la differenziata è ferma al palo, Pistoia è sempre il peggiore tra i comuni capoluogo della Toscana e si sono aggiunti disservizi per le cittadine e i cittadini.
Le conseguenze di questo disastro sui rifiuti di sette anni di governo della città di Tomasi e della destra sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti: cassonetti nuovi già da rottamare, disagi nella raccolta, TARI in aumento anche per i prossimi anni.
Serve il coraggio di cambiare passo: esigere da Alia la riorganizzazione del servizio, investire sul porta a porta per tutte le tipologie di rifiuti, dotarsi delle attrezzature e delle infrastrutture necessarie (a partire da isole ecologiche diffuse sul territorio comunale)”.
www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2024-11-16 16:06:21 da Marzio Dolfi
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