28 settembre 2023
L’Istat ha diffuso oggi i dati ufficiali riferiti al 2021, anno in cui la nostra provincia ha fatto segnare un pesante saldo demografico. 5118 i nati e 7990 i decessi
MODENA – I modenesi sono sempre meno, secondo il censimento ISTAT 2021 che nell’anno post pandemico ha registrato solo 5.118 nuovi nati a fronte di 7.990 decessi. Un’ecatombe, accompagnata dal saldo migratorio interno negativo (-400 persone) e controbilanciata solo in parte dalle migrazioni dall’estero, che hanno portato alla città duemila abitanti in più. Abitanti giovani, segnatamente: l’indice di vecchiaia è eloquente, 28,6 per la cittadinanza straniera residente in provincia e 232,5 per quella autoctona. L’età media in città è di 46,2 anni e cala leggermente, così come il numero totale di abitanti sceso da 186.400 a 185mila scarsi. La percentuale di stranieri sulla cittadinanza è del 15,5%, con picchi vicino al 20 a Vignola e Spilamberto; i più numerosi rimangono i rumeni, seguiti da marocchini e ucraini, poi moldavi nigeriani e cinesi, per un totale di 93.200 modenesi d’adozione venuti dall’estero: 38mila europei, 32mila africani, 20.000 asiatici, 2.700 americani e 17 oceanici, più tre apolidi. Il tasso di disoccupazione fluttua tra il 4 e il 6% nei comuni più piccoli ma è identico nei tre più grandi, Modena Sassuolo e Carpi tutte al 7%. Rilevante, e in parte sorprendente, pure il dato sul tasso d’istruzione: in provincia di Modena vivono tuttora 3.200 analfabeti totali e 23.300 alfabeti ma privi di licenza elementare: oltre il 60% sono donne e di questi 26.500, bel 19.000 sono italiani. Un numero che equivale sostanzialmente i laureati triennali, mentre più che doppio è il numero dei modenesi che hanno conseguito una laurea specialistica, 68.800 in tutta la provincia.
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