di PIETRO BRIGLIOZZI-
MONTEFIASCONE (Viterbo)- Le dimissioni dell’intero direttivo della locale Cantina Sociale, avvenute venerdì scorso, sono irrevocabili e le motivazioni addotte suscitano una lunga serie d’interrogativi. La notizia ha parzialmente sorpreso i viticoltori ed è sulla bocca di molti di essi, in quanto, già dal periodo della vendemmia, correva qualche voce che faceva presagire questo evento, onde eliminare un paventato possibile fallimento della cantina. In un passaggio, della discussione di venerdì, infatti è stato detto: “Chi arriverà per il dopo Mario Trapè avrà una missione difficilissima e tutta in salita”.
Da quanto si riesce a cogliere dai discorsi di piazza, sembra che dietro queste dimissioni vi siano grossi problemi gestionali a vario livello ed una serie di possibili motivi ipotizzabili alla luce di alcune scelte fatte all’interno della gestione della Cantina, quali la mutata produzione di alcuni vini prestigiosi come il LUDUS, un vino in un range di vini intermedi, tra quella di qualità ordinaria e quella alta, che non è stato più prodotto, anche se vi era una buona richiesta ed era apprezzato sul mercato. Sembra che questa scelta non sia stata condivisa dalla maggior parte dei soci.
Inoltre, pare ci siano state difficoltà nel settore del marketing ed il non essere al passo con i tempi attuali e le strategie che la globalizzazione ed i mercati internazionalizzati dell’alimentazione richiedono ed impongono.
Sembrerebbe anche che un’altra fascia di soci risulti scettica sui parametri con i quali si prezzano i vini prodotti dalla cantina; una modalità che, in alcuni casi, non coprirebbe neanche le spese vive per cui il mercato ritiene che il prodotto sia di scarsa qualità. E’ bene ricordare che i buoni vini sulla tavola dei ristoranti di ogni ordine e grado, difficilmente si trovano sotto i 15-20 euro, per non citare cifre più alte dei vini di prima qualità.
Corre voce, alla luce dello statuto vigente della cantina, che nelle prime settimane di Gennaio ci sarà l’assemblea generale dei soci che dovrà eleggere il nuovo direttivo e le nuove figure responsabili con la nomina di un nuovo presidente, un nuovo direttore, un nuovo staff direttivo che traghetti la Cantina verso nuovi orizzonti, ripristinando la sua gloriosa storicità, rivalutando la credibilità nei suoi prodotti, salvaguardando i suoi marchi, risanando il bilancio e creando un efficiente settore di marketing, che la faccia riscoprire con la buona qualità dei suoi vini sui vari mercati nazionali ed esteri.
Il tutto gioverà anche ai viticoltori che con un bilancio della cantina più sano dovrebbero vedere meglio retribuito il loro prodotto uva che, della cantina, è l’elemento determinate per la sua esistenza. Senza uva non c’è cantina.
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L’articolo Montefiascone: dimissioni del direttivo della Cantina Sociale
www.tusciatimes.eu è stato pubblicato il 2024-12-31 12:18:15 da Redazione
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