Morte di Aurora Caruso, scontro tra perizie per l’incidente stradal…

ANCONA – Andrà a processo con il rito abbreviato il 21enne di Polverigi che il 4 ottobre del 2022, al volante di una Opel Astra causò l’incidente mortale costato la vita ad Aurora Caruso, 22 anni, di Collemarino. La giovane era alla guida di una Alfa 147 quando si consumò la tragedia, attorno alle 21, lungo la statale Adriatica, nel comune di Osimo. Davanti al centro commerciale Cargopier, dove la vittima lavorava come commessa da Risparmiocasa, le due automobile si scontrarono. Aurora usciva dall’incrocio del centro commerciale, per immettersi sulla statale. Il 21enne era sulla statale, proveniva da nord e procedeva verso sud. L’impatto tra i due veicoli fu violento. Aurora morì sul colpo. Il rito alternativo è stato ammesso oggi, dalla giudice Francesca De Palma che ha rinviato per la discussione al prossimo 20 gennaio. Il 21enne, difeso dall’avvocato Matteo Magistrelli, è accusato di omicidio stradale. I familiari della vittima sono parte civile con l’avvocato Federica Battistoni. L’assicurazione del veicolo dell’imputato ha risarcito i genitori di Aurora solo al 50% non riconoscendo una piena colpa del 21enne.

Ci sono due perizie sulla dinamica e dell’incidente. Una fatta fare dalla Procura (pm Serena Bizzarri), che attribuisce la totale colpa al giovane perché andava a 115 chilometri orari in un tratto con un limite di 70 chilometri, e perché avrebbe fatto un sorpasso dove non consentito. L’altra fatta fare dalla difesa, che riconosce il superamento del limite di velocità ma non il sorpasso, indicando piuttosto una parte di colpa nella ragazza che avrebbe attraversato allo stop senza guardare. Aurora quella sera era uscita dal centro commerciale e si doveva immettere sulla statale per fare rientro a casa, in direzione nord, nel quartiere di Collemarino. L’arrivo dell’Opel la travolse. Dopo la sua morte l’incrocio è stato sostituito da una rotatoria per evitare altre tragedie.