di Ilaria Lumini
PISTOIA – Michael Antonelli è deceduto per le conseguenze dirette dell’incidente del 15 agosto 2018: una concatenazione di eventi poi, tra i quali l’infezione da Covid, che portato alla morte del ragazzo nel 2020.
E’ quanto ha evidenziato nella sua discussione davanti al giudice, il pubblico ministero Leonardo De Gaudio che ha diretto le indagini sulla morte del ciclista.
Ed è per questo motivo che il magistrato ha chiesto la condanna per omicidio colposo a due anni di carcere per i due imputati a processo per la morte di Antonelli: Gian Paolo Ristori, presidente della società ciclistica As Aurora (organizzatore della competizione) e Rodolfo Gambacciani direttore di gara.
Il giovane ciclista, atleta alla Mastromarco Sensi Nibali di Lamporecchio, era caduto in una scarpapata lungo il tratto in discesa che dal Monte Oppio porta a Limestre, a San Marcello durante la “Firenze-Viareggio” del 2018 e dalla quale non si era più ripreso. Era morto dopo due anni di ricoveri tra ospedali e centri specializzati colpito da infezione da Coronavirus.
E il magistrato durante la requisitoria parla proprio di una concatenazione di eventi causali, tra i quali il Covid, che hanno portato alla morte del giovane con la causa primaria restante che è la caduta del 2018.
I due imputati quindi sono accusati di non aver adottato le necessarie misure di sicurezza per impedire che il 15 agosto 2018 si verificasse l’incidente che ha portato alla morte del giovane ciclista sanmarinese.
www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2024-09-27 16:56:21 da Ilaria Lumini
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