Morto Papa Francesco, il legame con Palermo

Morto Papa Francesco, il legame con Palermo


Papa Francesco è morto. In questo momento di grande dolore ricordiamo il suo rapporto con Palermo.

PALERMO – Il pranzo con i poveri di Biagio Conte, il monito contro la mafia nel ricordo di don Pino Puglisi, l’appello ai giovani da cui “sorgerà la speranza”. Era il 2018 quando Papa Francesco, morto nel giorno di Pasquetta, atterrò a Palermo in elicottero, pronto al bagno di folla sul prato del Foro Italico.

Una visita organizzata nel 25esimo anniversario dell’omicidio del parroco di Brancaccio, divenuto beato perché martire, in quel 15 settembre di sette anni fa, in una città che aveva ancora vivido il ricordo di un altro pontefice, Benedetto XVI.

Con lo sfondo del mare, Bergoglio scosse la marea umana venuto ad acclamarlo: “Abbiamo bisogno di uomini e donne veri – disse nell’omelia – che denunciano il malaffare e lo sfruttamento. Non abbiate paura di denunciare, di gridare! Abbiamo bisogno di uomini e donne che vivono relazioni libere e liberanti, che amano i più deboli e si appassionano di legalità”.

Parole vibranti che lasciarono il passo al pranzo con i poveri della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, il missionario laico di Palermo: tra loro anche migranti, ex detenuti, volontari. La carne viva di una città dai mille volti, capace di passare dalla gioia al dolore, dai salotti buoni alle periferie dimenticate, dai colori vivaci alle gradazioni di grigio.

E poi la tappa a Brancaccio, lì dove ha vissuto ed è morto don Pino Puglisi. Un legame, quello tra il Papa argentino e il sacerdote martire, che tornerà a farsi sentire nel 2023, a trent’anni dall’omicidio con una lettera indirizzata all’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice.

“Sono passati trent’anni dalla sera del 15 settembre 1993, quando il caro don Pino Puglisi, sacerdote buono e testimone misericordioso del Padre, concluse tragicamente la sua esistenza terrena proprio in quel luogo dove aveva deciso di essere operatore di pace”, scrisse il Santo Padre.

“Sull’esempio di Gesù, Don Pino è andato fino in fondo nell’amore. Possedeva i medesimi tratti del “buon pastore” mite e umile: i suoi ragazzi, che conosceva uno ad uno, sono la testimonianza di un uomo di Dio che ha prediletto i piccoli e gli indifesi, li ha educati alla libertà, ad amare la vita e a rispettarla”.

Una visita scandita dall’incontro con il clero in Cattedrale e poi con i giovani davanti al Politeama, prima della sosta in autostrada davanti alla stele di Capaci che ricorda il sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta.

Ma il legame con Palermo, seppur a distanza, non è mai venuto meno. Lo scorso ottobre Bergoglio ha inviato un video messaggio per l’apertura dell’anno accademico della Facoltà teologica che ha sede in corso Vittorio Emanuele.

“Questa terra conosce grandi testimoni e martiri, da Padre Pino Puglisi al giudice Rosario Livatino, senza dimenticare i magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcon, e tanti altri servitori dello Stato. Essi sono ‘vere cattedre’ di giustizia, che invitano la teologia a contribuire, con le parole del Vangelo, al riscatto culturale di un territorio ancora drammaticamente segnato dalla piaga della mafia”.

L’articolo Morto Papa Francesco, il legame con Palermo
livesicilia.it è stato pubblicato il 2025-04-21 10:29:41 da Roberto Immesi


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