Movida sotto accusa a L’Aquila, il tempo passa le cause no

Movida sotto accusa a L’Aquila, il tempo passa le cause no



Anno nuovo e vecchie questioni, come quella della battaglia senza fine che vede protagonisti da una parte alcuni residenti del centro storico e dall’altra i locali della movida, che sono tornati ad animare le vie e le piazze del centro dell’Aquila.

Una battaglia che va avanti da tempo. Già prima del sisma del 6 aprile 2009 la coabitazione tra residenti e gestori dei locali si è spesso animata. Stesse battaglie luoghi diversi: il No End, il Magoo, i locali di piazza San Biagio, l’Irish, il Mythos…
Stesse lamentele: sotto accusa i decibel della musica o gli avventori che rimanevano in strada a strillare e ridere fino a mattina.
Stessi mezzi: mandare i Vigili Urbani a registrare i decibel o a controllare gli esercenti.
Insomma cambiano i tempi, cambiano i locali, ma restano immutate le guerre tra residenti ed esercenti dei locali.
L’Aquila, da città universitaria prima ad attrazione turistica poi, pullula da sempre di locali nel suo splendido centro storico.

L’ultima questione, in ordine di tempo, vede Comune e gestori di un locale del centro citati per danni per circa 300 mila euro da parte di una coppia di residenti, i quali avrebbero patito problemi alla salute per due anni a causa dei rumori e degli schiamazzi provenienti da un locale, ‘La Bottiglieria Lo Zio’, che si trovava – da qualche settimana infatti il locale si è trasferito in Piazza Regina Margherita – vicino la Fontana Luminosa. I gestori del locale sono stati citati direttamente per i rumori, mentre il Comune dell’Aquila è stato citato “sull’assunto che l’Ente sarebbe corresponsabile, per omissione di controlli, dei danni subìti dai residenti a causa dei rumori molesti provenienti dai locali e dagli spazi utilizzati dall’azienda Essoquissi”, titolare del locale.
Il web si sta mobilitando a supporto dei gestori, con un hashtag inequivocabile #iostoconlozio.
Troppo spesso a L’Aquila abbiamo assistito a battaglie di ‘pochi’ contro gli imprenditori, ‘rei’ di aver scelto il luogo sbagliato in cui aprire la loro attività.

Oltre ai rumori molesti, alcuni residenti del centro storico hanno lamentato negli ultimi tempi anche contravvenzioni continue da parte della Polizia Municipale. In merito alle contravvenzioni gli avvocati Fausto Corti e Claudia Aloisio sono stati indagati in riferimento a una conferenza stampa indetta a novembre 2022 dall’associazione cittadina alla quale hanno preso parte attiva (uno dei due in qualità di presidente, l’altro in qualità di legale dell’associazione). Nel corso di quell’incontro i due avvocati – in concorso tra loro – avrebbero attribuito a due Vigili urbani di aver posto in essere una disparità di trattamento a discapito di un loro associato, residente su via Garibaldi. Per questa vicenda i due legali sono stati in un primo tempo indagati e attualmente si trovano a processo. L’udienza predibattimentale si terrà il prossimo 4 marzo.



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