GROSSETO. Non aveva perso la sua autoironia, la sua allegria, nonostante le difficoltà che aveva dovuto superare quando aveva cominciato a perdere la vista.
Era sempre disponibile con tutti e il suo impegno nell’Uici, l’Unione italiana ciechi di Grosseto, lo aveva portato ad entrare in contatto con tantissime persone. Giovedì 31 ottobre, il cuore di Massimo Corti, 65 anni, si è fermato improvvisamente.
Figlio di Sergio e di Ilva, i fondatori della rosticceria in via della Pace, Massimo lascia la moglie, i loro due figli e il fratello Alberto.
Nelle ultime settimane il 65enne aveva avuto un infortunio a un ginocchio e per muoversi era costretto ad utilizzare la sedia a rotelle. Mercoledì 30 ottobre era in rosticceria insieme alla moglie e al fratello. Qualche battuta con i clienti affezionati, qualche sorriso: Massimo aveva un lato ironico spiccatissimo che conquistava tutte le persone che lo conoscevano.
Giovedì mattina, intorno alle 10.30 si è sentito male, improvvisamente. La moglie era uscita per fare alcune commissioni. Quando è rientrata, ha trovato Massimo ormai senza vita. Ha chiamato subito il 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 65enne.
«Era una persona straordinaria – dice un amico di Massimo – aveva sempre una battuta pronta per tutti e affrontava la sua disabilità in maniera speciale. Ha dato molto a chiunque lo abbia conosciuto».
Soltanto lo scorso agosto, Massimo e Alberto avevano perso l’amatissima mamma Ilva, che con il marito Sergio aveva fondato la rosticceria in via della Pace.
L’ultimo saluto a Massimo
La salma di Massimo è stata composta dalle Onoranze funebri La Pace. I funerali del 65enne saranno celebrati sabato 2 novembre alle 11 nella Basilica del Sacro Cuore.
La famiglia ed i parenti ringraziano tutti coloro che parteciperanno alla cerimonia funebre.
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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-10-31 18:59:34 da Francesca Gori
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