Non c’era una soluzione migliore per la sede del Museo di Storia Naturale di Piacenza. Il sindaco Katia Tarasconi, parlando con la stampa nel tradizionale incontro per gli auguri di Natale, ha ribadito le convinzioni della Giunta, giustificando la spesa da 800mila euro per adeguare i locali di Palazzo del Governatore, sede della Camera di Commercio, in piazza Cavalli.
«Avevamo valutato anche l’ex Consorzio Agrario – rivela ora il sindaco – ma costava molto di più ospitare il museo lì ed era insensato averlo sull’asse di via Colombo rispetto ad ospitarlo in centro storico. In via Scalabrini, dove era, non poteva essere un luogo turistico, infatti era prevalentemente visitato dai bambini delle scuole». La Giunta crede in una valorizzazione del Museo. «Palazzo del Governatore – prosegue Tarasconi – è uno dei più bei edifici della città ed è in piazza Cavalli. Lo so, non è un bene nostro, ma recuperiamo un palazzo storico della città, praticamente vuoto in questo momento. Capisco le critiche sulla proprietà del bene, ma noi non avevamo un edificio nostro pronto in otto mesi. Quindi la scelta è stata questa».
Il centrodestra non vede di buon occhio la decisione. Il museo trasloca dall’ex macello di via Scalabrini per fare spazio a due nuovi corsi di laurea del Politecnico di Milano. Ateneo dove insegna l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini. «È diventato un mantra dire che l’assessore Fantini sia in conflitto d’interessi. Non esiste un suo conflitto d’interessi. Nella seduta di Giunta dove si votava la delibera riguardante il Museo, ho chiesto a Fantini di non partecipare, così l’opposizione non può dire che ha votato la pratica…».
Ultimamente in Consiglio comunale le minoranze hanno anche ricordato l’impegno che la Regione si era presa per un recupero dell’ex ospedale militare. Ipotesi sempre ritenuta difficilmente percorribile dal sindaco. «Ritengo complicato, per una questione di soldi, recuperare questa struttura che è bellissima e meravigliosa. Purtroppo il quantitativo di soldi necessario è ingente e non garantisce un ritorno economico. Il Comune non li avrà mai questi soldi: l’ultimo preventivo era di oltre 50 milioni di euro». Dunque è un sogno? «Ci vorrebbe una compartecipazione Stato-Regione per poi donare l’edificio alla città, che è enorme e costa come utenze e spese. Di recente un fondo d’investimento è venuto a visitare la struttura e ci siamo detti che l’unica soluzione potrebbe essere un mix di funzioni: studentato, alberghiero, residenziale. Ma è complesso anche perché il Ministero della Difesa, proprietario dell’area, non lo vuole vendere, ma dare in concessione».
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-24 06:00:00 da
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