Nagy: “Ora vedo la luce in fondo al tunnel. Peccato non aver vinto”


Tra i migliori in campo della sfida del Mapei, Adam Nagy parla in conferenza stampa dopo il pareggio contro la Reggiana, analizzando la prestazione della squadra di D’Angelo: “Secondo me questo punto vale tanto, perché l’abbiamo preso contro una squadra forte, una squadra con caratteristiche con cui vogliono dominare la partita. Abbiamo fatto abbastanza bene, abbiamo cercato di fare tutto quello che abbiamo preparato e penso sia mancato solo il gol per portare via i tre punti. Abbiamo bisogno di vincere come il pane”, spiega l’ungherese, che poi parla del suo rapporto con Esposito: “Salvatore è uno che gestisce molto bene la palla, io sono uno che forse recupera un po’ più i palloni e corre tanto. Quando giochiamo noi due in mezzo al campo c’è equilibrio e diamo tanto per il mister e la squadra. Quando recupero palla il mio primo pensiero è andare avanti o cercare Salvatore, che può fare la differenza con passaggi lunghi o nei passaggi filtranti”.

Uno Spezia che, in ogni caso, dall’arrivo dell’ungherese ha svoltato, anche grazie all’apporto dato dai nuovi, come spiega Nagy: “Mi sento di aver dato esperienza, non che siamo arrivati non siamo vecchissimi ma abbiamo un paio di partite alle spalle. Sappiamo come gestire in modo giusto la palla, poi ognuno di noi ha caratteristiche diverse, ma quello che posso dire è che mi sento di aver portato equilibrio dentro la squadra. Dobbiamo capire il momento della partita, quando andare avanti, quando invece dobbiamo restare più tranquilli e prendere un punto. C’è stato un periodo in cui abbiamo preso tre pareggi in fila e avere due-tre punti in più alla fine conta tanto”, prosegue Nagy, che poi spiega il suo addio al Pisa: “A Pisa faticavo a trovare spazio, non avevo continuità che è una cosa importante per me. Poi mi ha chiamato D’Angelo, un mio ex allenatore con cui abbiamo quasi raggiunto la Serie A, mi sono sentito di venire anche se la squadra era in difficoltà. Non sono venuto sapendo che avrei giocato sempre, io faccio la mia parte ma sono un ingranaggio. Volevo venire perché D’Angelo mi ha chiamato e ho sentito che fosse la cosa giusta. Quando sono arrivato eravamo in difficoltà, ma ora vedo la luce in fondo al tunnel”.

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-03-17 07:18:42 da


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