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In Italia tutto trova una giustificazione. O meglio: troverai sempre qualcuno che giustifica anche l’ingiustificabile. Dunque una tazzina di caffè pagata 1 euro e 80 centesimi, servita al bancone, col bicchiere d’acqua in plastica e senza nessuna altra attenzione al cliente pure troverà giustificazione. Qualcuno penserà al tipo di miscela speciale. E invece no, non erano chicchi appena usciti da un Kopi Luwak né Special Coffee d’alcun tipo. Un semplice caffè espresso, dignitoso, ma una tazzulella classica, nient’altro. Servita in piedi in un bel bar di via Toledo, ormai la strada preferita dai turisti che vengono a Napoli.
Al mugugno della cliente – napoletana – che lamenta il prezzo oggettivamente superiore alla media, viene spiegato che «è una miscela unica». Anzi, un «coffee blend unico». Ma la storiella, pubblicata sui social, riceve immediato riscontro: è vero, sì, che nell’area di via Toledo i prezzi sono lievitati meglio di un panetto per la pizza. Ed è anche vero che questo rincaro, ben superiore all’inflazione, non è soltanto «colpa dei turisti» come qualche napoletano frettolosamente archivia la pratica.
C’è una speculazione, un misto di furberia e faccia tosta: i prezzi sono rincarati sì per tutti: il caffè che prima costava 80 cent ora ne costa 1 euro o 1 euro e 20. E fin qui va tutto bene. Addirittura c’è chi accetta di pagarlo un euro e mezzo senza batter ciglio. Ma arriveremo a 2 euro per una tazzulella al bar?
L'articolo Napoli, il caffè al bancone del bar a 1,80 euro: eccellenza o speculazione?
www.fanpage.it è stato pubblicato il 2023-07-08 17:30:52 da Ciro Pellegrino
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