Sono andate avanti tutta per la notte le ricerche dei 20 dispersi, tra cui 5 donne e 3 bambini, nelle acque antistanti a Lampedusa. Nessun cadavere è stato, al momento, ritrovato. I sette naufraghi, fra cui il bimbo siriano di 8 anni, sono in corso di trasferimento dall’hotspot di contrada Imbriacola al porto di Lampedusa per lasciare l’isola diretti a Porto Empedocle con il traghetto di linea per poi essere portati in un altro posto ancora non stabilito.
Sono complessivamente 237, sui 397 ospiti della struttura d’accoglienza, i migranti che verranno imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle. A disporre l’immediato spostamento del bimbo sopravvissuto al naufragio del barchino partito da Zuwara in Libia è stata la procura presso il tribunale dei minorenni di Palermo. Il piccolo, ieri sera, dopo l’arrivo in hotspot, è stato messo in contatto, con una video chiamata, con il papà che vive e lavora in Germania.
Barchino a Lampedusa: persone finite in mare in zona Sar libica
Con il passare delle ore diventano sempre più chiare le ricostruzioni di quanto accaduto al barchino arrivato ieri a Lampedusa con sette migranti a bordo che hanno parlato di circa 20 dispersi che sarebbero caduti in mare, secondo successive ricostruzioni, a circa 20 miglia dalle coste libiche, quindi in area Sar libica o maltese.
I 6 migranti adulti – 2 siriani, 2 sudanesi e 2 egiziani – a bordo del natante hanno ricostruito, in maniera concorde, tutti i dettagli della loro traversata. Il barchino era salpato, da Zuwara in Libia, alle 22 di lunedì, è giunto fino a Lampedusa con i 7 migranti superstiti al naufragio – fra cui il bimbo siriano di 8 anni – ed è stato agganciato, sotto costa, dalla motovedetta della guardia di finanza.
Dopo che il barchino di vetroresina di 6 metri è salpato, alle 2 circa ha iniziato a imbarcare acqua. Fra le 2,30 e le 3, l’agitazione delle 27 persone a bordo è diventata panico. “Non si è capito più niente, eravamo tutti terrorizzati. La barca si è inclinata e molti sono caduti in acqua”, hanno ricostruito i migranti.
Venti le persone, fra cui 5 donne e 3 minori, finite in mare. La barca non si è quindi capovolta, né si è inabissata. Entrambi i centri di coordinamento dei due Paesi, acquisite le ricostruzioni, sono stati subito informati. L’Italia, impegnata su altre segnalazioni, non sta più quindi effettuando ricerche. Ieri, anche con aereo, è stata pattugliata l’area, ma l’esito è stato negativo.
“Ci siamo allontanati velocemente perché c’era un fortissimo vento e una forte corrente del mare”, hanno aggiunto i 6 migranti che, adesso, assieme al bimbo di 8 anni, sono già sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle.
Migranti: sbarcati ieri in 278 a Lampedusa e Linosa
Sono 278, fra cui i 7 sopravvissuti al naufragio di ieri, i migranti arrivati nelle ultime ore a Lampedusa. A loro si aggiungono i 46 bengalesi, egiziani e pakistani sbarcati nel tardo pomeriggio di ieri a Linosa e già trasferiti sulla maggiore delle isole Pelagie dalle motovedette della guardia di finanza e dei carabinieri. Quattro natanti – con a bordo 36 (3 donne), 63, 39 e 61 egiziani, pakistani, siriani, palestinesi, sudanesi ed etiopi – sono stati agganciati e soccorsi al largo dalle motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza. Settantadue bengalesi, marocchini ed egiziani sono invece riusciti ad arrivare direttamente sulla spiaggia dell’Isola dei Conigli e sono stati bloccati dai militari delle Fiamme gialle.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2025-01-01 12:28:28 da
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