ROMA Società “cantiere” e società “di comodo” a Roma e provincia, strumentali alla realizzazione di frodi e riconducibili alla cosca di ‘ndrangheta Mazzaferro, il clan di Marina di Gioiosa Ionica che dalla Locride è stato in grado di espandersi con ramificazioni nel nord Italia e all’estero. Come dimostrato dall’inchiesta della Dda di Roma, che questa mattina ha portato all’arresto di 25 persone, le operazioni di intestazione fittizia di quote societarie erano finalizzate alla creazione di strumenti per commettere i reati fiscali e occultarne i relativi profitti illeciti a vantaggio della cosca i cui elementi di contatto con gli imprenditori del luogo erano Nicolò Sfara (classe ’94), detto “Leone-Francesco-Silvio-Bruno”, legato da strettissimi legami di parentela con Vincenzo e Salvatore…
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-11-18 19:03:48 da Redazione Corriere
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