Nei negozi di Bari e Bat un «segnale» contro la violenza alle donne


BARI – Rompere il silenzio e offrire un sostegno immediato alle donne vittime di violenza. Sono gli obiettivi della campagna di informazione lanciata da Confcommercio Bari-Bat e incentrata su «Signal for help», un segnale silenzioso per aiutare le donne a chiedere soccorso. Il meccanismo del segnale sarà spiegato agli esercenti di Bari e della Bat (Barletta, Andria e Trani) e sarà affisso negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa.

«Abbiamo deciso di affiggere cartelli informativi con i segnali di richiesta di aiuto negli esercizi commerciali che scelgono di aderire a questa causa – spiega il presidente Vito D’Ingeo -. Questa iniziativa è un passo importante verso la creazione di un ambiente sicuro e consapevole, in cui le donne vittime di violenza possono trovare supporto senza dover pronunciare una parola».

Confcommercio spiega che si tratta di «un gesto semplice che può essere fatto in modo discreto, quando una donna si sente minacciata o in pericolo, come posizionare la mano in una certa maniera o utilizzare un segnale convenuto con il personale dell’esercizio. Questo segnale sarà riconosciuto dagli addetti come una richiesta di aiuto immediata». «Quindi – prosegue – se capita a chiunque di vedere una ragazza che fa uno strano gesto, ossia tenere la mano in alto, con il pollice piegato sul palmo, poi piegare le altre dita verso il basso, intrappolando simbolicamente il pollice tra le dita, significa che sta chiedendo aiuto perché non si riesce a scappare». La campagna mira non solo a offrire un aiuto fisico, ma anche a rompere il silenzio che spesso avvolge i morti di violenza. 

CISL PUGLIA: AGIRE SU SCUOLA E LAVORO

Ma le iniziative e le riflessioni si moltiplicano in questi giorni. «Tutti dobbiamo agire e impegnarci per frenare questa emergenza di fronte a uomini incapaci di essere persone. Occorre intervenire in maniera incisiva anche nelle scuole con un programma obbligatorio di educazione al rispetto dell’altro e noi, come Cisl, intendiamo impegnarci per fare in modo che siano adottate misure adeguate ed efficaci sul fronte dei comportamenti in ambito lavorativo e socio culturale», dice il segretario generale di Cisl Puglia, Antonio Castellucci, a proposito dell’escalation di femminicidi.

«Decisivo – aggiunge – è agire sulle opportunità occupazionali che, troppo spesso, vedono le donne ancora in seria difficoltà. Addirittura accade, come dimostra l’ultima indagine Istat sul rapporto tra livelli di istruzione e ritorni occupazionali che, nonostante il numero di donne laureate al Sud sia maggiore di quello maschile, il tasso di occupazione femminile sia molto più basso di quello degli uomini».

Castellucci evidenzia che «nel Mezzogiorno i laureati sono il 14% uomini e il 19,4% donne, ma i primi hanno un tasso di occupazione pari all’82%, mentre le donne non vanno oltre il 70,3%. Inoltre, il tasso di occupazione (2022) in Puglia è del 35,4% per le donne contro il 63,6% degli uomini». «Questi dati – dice – dimostrano che occorre percorrere ancora una lunga strada verso la parità di genere anche nel mondo del lavoro». «Parole e indignazione a parte – conclude – è giunto il momento di passare ai fatti con sostegni reali finalizzati al mantenimento dei figli e al rafforzamento dei servizi connessi all’infanzia, asili nido in primis».



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2023-11-23 12:35:07 da Redazione online


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