Nel 2023 investiti in ricerca e sviluppo 50 milioni di euro


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La nascita del pastificio Barilla di Parma, nel 1969 “è stata un’intuizione straordinaria” perché “aveva una capacità produttiva installata maggiore del mercato di riferimento con la quale Barilla è riuscita a portare la pasta su tanti mercati internazionali”. Lo ha affermato oggi all’Adnkronos Alessandro Spadini, direttore della produzione all’impianto di Parma di Barilla.

Gli investimenti sull’impianto sono continuati negli anni: “A metà Anni ’90 ha aperto la produzione di pasta all’uovo. Alla fine degli Anni ’90 si è aggiunta la produzione di pasta ripiena – ha spiegato Spadini -. Siamo anche dotati dell’impianto di stoccaggio di grano duro più grande d’Europa, capace di contenere fino a 80mila tonnellate. Continuiamo a guardare al futuro con tanta innovazione e nuove tecnologie e con un’attenzione continua alla qualità del prodotto”. “Abbiamo investito in ricerca e sviluppo circa 50 milioni di euro nel 2023”. Lo ha detto il Gruppo Barilla durante un incontro tenutosi presso l’impianto di produzione di Parma. Inoltre, la società ha “in corso un piano quinquennale da 1 miliardo di euro di investimenti, di cui 500 milioni in Italia, con driver principali la sostenibilità, la digitalizzazione, l’energia rinnovabile e l’industria 4.0” ha poi aggiunto il Gruppo. “Stiamo costruendo un nuovo centro di ricerca e sviluppo a Parma che impiegherà 200 persone, grazie ad un investimento di 16 milioni di euro. Sarà pronto a fine 2025”. Lo ha affermato oggi il Gruppo Barilla durante un incontro tenutosi presso l’impianto di produzione di Parma.

Lo scopo di questo nuovo centro è “affrontare lo sviluppo in tutti i paesi di tutti i brand del gruppo puntando su IA, digitalizzazione e nuove frontiere”.


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www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-06 08:00:00 da


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