Nelle ultime settimane abbiamo lavorato senza sosta per far fronte all’emergenza…


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Nelle ultime settimane abbiamo lavorato senza sosta per far fronte all’emergenza a #Scampia. I nostri tecnici e assistenti sociali sono costantemente operativi, mentre sul fronte finanziario abbiamo avviato misure immediate di sostegno alle famiglie e aperto canali appositi per le donazioni.

Oggi segniamo un ulteriore passo fondamentale, con il governo che ha accolto le nostre richieste per Scampia. Le risorse nazionali, unite a quelle già comunali, ci consentiranno di gestire la situazione nel breve e medio termine fino alla collocazione nei nuovi alloggi previsti dal progetto Restart Scampia, il quale procede senza intoppi secondo i tempi previsti.

La collaborazione interistituzionale e la grandissima solidarietà dei napoletani sono fondamentali in questo momento per affrontare la situazione. Scampia non è e non sarà mai più lasciata sola. Continueremo a sostenere i cittadini e le famiglie, e proseguiremo nel nostro lavoro di riqualificazione del quartiere e il recupero del territorio dopo tanto abbandono.

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10 Comments

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  1. Certo ci vuole tanto coraggio per far politica oggi…la città è in uno stato indegno, manutenzione di normalità nulla, funicolare vomero non pervenuta, ieri crolla stampia domani cosa, alberi distrutti e non ripiantati trasporti pubblici in totale abbandono ed inefficienti ed inefficaci come la macchina burocratica del comune, ordine pubblico inesistente si spara ovunque e nessuno è piu sicuro in questa citta e ci parla di scampia dove 800 persone in case abusivamente occupate da sgomberare dal 2015 nella principale piazza di spaccio d’Europa dove 300 di queste persone sono bambini….qualcosa, molte cose non tornano…abbiate tutti la decenza di fare davvero politica e risolvere i problemi di tutti i cittadini iniziamdo a fare le cose NORMALI e dare una vita più civile a tutti evitando altri casi Gio Gio. Evitando di dare le piazze a idoli di pessimo gusto e esempio….normalita’ vogliamo!

  2. Nel frattempo quelle persone sono senza casa e vi lavate la coscienza con il contributo per l’affitto, sapendo benissimo che difficilmente troveranno un privato disposto a dare una casa in affitto. Siete solo una banda di ricuttari, buoni solo a raccontare frottole. A pochi metri dalla Vela Celste ci sono gli appartamenti della casa dello studente sommersi dalla vegetazione.

  3. Il progetto Restart Scampia si era arenato poi purtroppo è capitata la tragedia e adesso riparte.
    Il quartiere Scampia stava rinascendo ma da un pò di tempo si sta di nuovo degradando, a cominciare da quella Villa Comunale chiusa e abbandonata a sè stessa senza una giostra per i bambini. Il verde non curato, la spazzatura che dilaga ovunque, criminalità dominante, assenza totale dei servizi minimi. Serve un pugno duro ed una presenza istituzionale che non c ‘è mai stata

  4. Scampia: Pisani, ‘solo annunci e inadeguata assistenza per le vittime’ come per gli sfollati

    “Abbandonate al loro destino, le famiglie colpite dal disastro di Scampia sono ancora senza un alloggio, senza un sostegno economico grazie al quale poter ricominciare a vivere”. E’ la denuncia, dell’avvocato Angelo Pisani, ex presidente della Municipalità, autore della prima denuncia dei pericoli ed oggi legale di Giuseppe e Francesco Russo, familiari delle vittime e sopravvissuti al crollo nella Vela Celeste di Scampia Napoli e che ha causato 2 morti, 13 feriti. Secondo Pisani, finora sono stati fatti solo “annunci”, è “paradossale che dopo un mese non ci sia stata ancora nessuna idonea iniziativa per le famiglie o i feriti”.
    “Nulla potrà restituire alle vittime del disastro annunciato di Scampia la vita, la serenità, gli affetti – premette Pisani – Ma è vergognoso – tuona – che a circa un mese di distanza da quella tragedia, che ha chiari responsabili – spero siano assicurati alla giustizia e paghino i danni -, le vittime siano ancora senza un alloggio sicuro e abitabile, senza alcun sostegno economico adeguato . Non solo. I parenti di chi ha perso la vita nel crollo e soprattutto i feriti non hanno ancora ricevuto una indennità economica per poter ricominciare, per potersi curare dignitosamente. Sono stati abbandonati dal comune di Napoli che prima chiedeva anche il canone di locazione in quelle vele. Tutti, dagli sfollati ai familiari delle vittime, hanno diritto a un risarcimento danni”. Intanto, oggi dovrebbero prendere il via i lavori alla Vela Celeste di Scampia, ma vanno prima restituiti almeno i beni personali agli ex abitanti delle vele solo oggi interdette.

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