Una seconda diffida è stata inviata nelle scorse ore dai legali del consorzio Saca/Seal ad Atc esercizio, in qualità di stazione appaltante, per vedere rispettati gli accordi contenuti nel contratto della gara con cui l’Ati Trotta/Riccitelli ha ricevuto il servizio in subappalto da parte dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico spezzino. In particolare Saca e Seal chiedono che si vada a fondo sulla questione dell’acquisto dei mezzi da parte delle società subentranti che, stando al capitolato speciale, avrebbero dovuto acquistare 48 mezzi da Saca/Seal al prezzo di circa 2,6 milioni di euro, allo scopo di utilizzarli per svolgere le corse per conto di Atc, equivalenti a un terzo dell’intero servizio di trasporto pubblico provinciale.
La vicenda va avanti da mesi e sulla base degli accordi siglati di fronte alla Prefettura Trotta e Riccitelli avrebbero dovuto concludere l’acquisto entro il 15 novembre, termine che era stato sventolato come ultimatum anche nella precedente diffida inviata sull’asse Saca – Atc.
Venerdì scorso, 15 novembre, tutto taceva nelle sede Seal: non una telefonata, né una email da parte dei teorici acquirenti. In una storia fatta di ritardi, deroghe e proroghe è sembrato sensato aspettare di superare il fine settimana, ma anche oggi non si sono registrati movimenti interessanti, mentre si materializza un finale fatto di avvocati, tribunali e sentenze.
Si prospetta un contenzioso complesso, con Saca e Seal che, sostenendo che non sono stati rispettati il contratto e il capitolato speciale d’appalto, sono pronte a chiedere il risarcimento dei danni a ogni livello, anche civile. Senza dimenticare che a fine gennaio 2025 è attesa la sentenza sul merito del ricorso che Saca e Seal avevano presentato al Tar nel giugno scorso.
Nel frattempo a pagare il prezzo della vicenda, sono stati come sempre i cittadini, che per mesi hanno visto tagliare linee, saltare corse e arrivare addirittura all’interruzione del servizio. Poi, una decina di giorni fa, i lavoratori Seal sono passati alle altre due aziende per prestare il servizio, come previsto dalla gara, ma non sui mezzi ex Seal, bensì su una cinquantina di vetture tirate fuori dal cilindro di Trotta e Riccitelli: autobus marchiati Ncc o con stemmi di città laziali, spesso sprovvisti di obliteratrici e di tabelle per l’indicazione di numero e destinazione. Particolari che non sono sfuggiti agli utenti, soprattutto a quelli delle corse extraurbane, che si sono trovati in diverse occasioni a non poter acquistare il titolo di viaggio a bordo perché gli autisti ne erano sprovvisti.
Ma nella battaglia legale che Seal ha intenzione di avviare, basandosi anche sul mancato rispetto del verbale elaborato in Prefettura il 1° novembre, non ci saranno solo le questioni relative al mancato acquisto dei mezzi: l’azienda vorrà vederci chiaro anche per quanto riguarda le penali applicate da Atc esercizio per il mancato servizio e sul fatto che Atc stia coprendo con mezzi e autisti una parte del subappalto oggetto di gara.
E in tutto questo non poteva mancare anche un aspetto paradossale. Negli stessi giorni in cui non si sta concludendo l’acquisto dei mezzi Seal da parte di Trotta e Riccitelli, sulle vetture parcheggiare nel deposito spezzino stanno proseguendo d’intesa con Atc esercizio le operazione per dotare gli autobus della tecnologia necessaria per la predisposizione alla bigliettazione elettronica, servizio che Regione Liguria vuole avviare sui mezzi del trasporto pubblico locale nel corso del 2025. Chi usufruirà della bigliettazione elettronica se le vetture Seal non verranno acquistate e poi utilizzate per il trasporto pubblico?
www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-11-18 22:33:03 da
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