Neurologia, Associazione per la lotta all’ictus cerebrale: “Serve intervento del sindaco”


Non si ferma la contestazione dell’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale della Spezia che in queste settimane è intervenuta spesso sul trasferimento di Neurologia. L’associazione Alice precisa il suo punto di vista: “I locali individuati non sono adatti ad ospitare l’ intera Struttura complessa di Neurologia per un difetto di superfici disponibili e di tipologia con la conseguenza che dagli attuali 8 posti letto monitorati, indispensabili per pazienti del Centro Ictus e di neuroemergenza di La Spezia si passerà a 4 con la possibilità , ipotizzata dalla direzione aziendale “’in caso di emergenza’, di utilizzare ulteriori 4 posti letti monitorati presenti nella S.c. Anestesia e rianimazione. I dati, in nostro possesso, evidenziano come, negli ultimi 2 anni e anche nel corso del corrente anno. i letti monitorati sono stati occupati all’ 80% e quindi non si puo’ parlare di ‘emergenza’ ma di attività routinaria della S.s Centro Ictus della Struttura complessa di Neurologia parte integrante del Dea di I livello presente all’ Ospedale S.Andrea”.
L’associazione prosegue: “I pazienti del Centro Ictus non potranno usufruire quindi dell’assistenza prevista dai protocolli diagnostico terapeutici (PDTA) a livello regionale e nazionale venendo meno la presenza dell’equipe polispecialistica ad ora presente in reparto cui si aggiunge l’attuale carenza di neurologi ( 5 medici in meno) che non permetterà loro di svolgere appieno le attività di competenza a favore di tutti i pz neurologici, a maggior ragione per i pazienti ictati”.
“La controproposta avanzata alla direzione aziendale dalla scrivente Associazione non è ottimale ma risulta migliorativa rispetto a quella della d.a Asl 5 – aggiungono da Alice – perché individua la sede nel Padiglione 5 in locali già occupati dalla Neurologia nel periodo del Covid, con pregi e difetti già noti a cui abbiamo ipotizzato di aggiungere altri spazi contigui a quelli proposti che potrebbero permettere la presenza dell’equipe polispecialistica ed eliminare in parte le criticità evidenziate rispettando i Ptda e le norme, a questo punto l’obiezione avanzata dalla dr.ssa Martelli, direttore sanitario Asl 5, di possibili costi legati alla predisposizione di impiantistica idonea per accogliere i posti letto monitorati ci lasciano perplessi perché attualmente il Sant’Andrea è un cantiere dove si stanno investendo risorse economiche anche a fondo perduto perché la salute non ha prezzo in particolare quando le risorse vengono investite su strutture che devono rispondere alle necessità di pz. con patologie tempo – dipendenti , che non hanno possibilità di scelta”.
“In conclusione rinnoviamo – conclude la nota – l’invito al sindaco della Spezia affinché intervenga con i poteri di autorità sanitaria locale per risolvere i problemi ai futuri 1.600 cittadini dell’ Asl 5, che da dati statistici, saranno colpiti dall’ictus nei prossimi 4 anni”.

 

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2023-11-30 05:24:34 da


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