Dopo tre scioperi la proprietà romagnola della azienda metalmeccanica ha accolto le richieste della Fiom-Cgil e dei dipendenti di mantenere le attività nell’unità produttiva alle porte della città
REGGIO EMILIA – Niente trasferimento in Romagna per i dipendenti della Comall di Sesso. Dopo tre scioperi la proprietà romagnola della azienda metalmeccanica ha accolto le richieste della Fiom-Cgil e dei dipendenti di mantenere le attività nell’unità produttiva alle porte della città.
Ieri sera, dopo una lunga trattativa nella sede di Unindustria, è stato trovato un accordo quadro per ‘cercare soluzioni alternative’ alla delocalizzazione.
Nelle scorse settimane la proprietà dell’azienda, che ha il proprio quartier generale a Cattolica, aveva comunicati il progetto di trasferire 60 dipendenti nello stabilimento romagnolo, mantenendone solo una decina a Reggio.
La Fiom esprime soddisfazione per questa soluzione e sollecita l’azienda ad avviare un tavolo tecnico per una ulteriori analisi…
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www.reggionline.com è stato pubblicato il 2024-10-30 17:09:38 da Michele Angella
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