“No all’aumento della Tari”, prende posizione la segretaria dem a Guglionesi



GUGLIONESI. La segretaria del circolo dem di Guglionesi, Annamaria Becci, dice “No all’aumento della Tari”.

«La pressione fiscale cui sono costretti a fare i conti gli incolpevoli cittadini molisani non conosce limiti per via di una sanità molisana malfunzionante da anni, ma che continua a creare voragini nei conti pubblici regionali e di un servizio idrico centralizzato che fa letteralmente acqua da tutte parti, ma i cui disservizi si scaricheranno fra non molto sugli utenti.

I cittadini di Guglionesi, è notizia di qualche giorno fa, si sono visti aumentare la Tari in modo inspiegabile ed illogico seguendo il criterio di far cassa, senza alcuna riflessione sull’opportunità invece di tagliare una certa spesa improduttiva nelle pieghe di un bilancio comunale ispirato ad una logica meramente ragionieristica e senza tener conto di una lettura attenta di un contesto socio-economico che versa in una crisi profonda.

Invero in tutti questi anni ha sempre albergato, anche se latente, nell’opinione pubblica l’auspicio di una sua riduzione per via delle entrate nelle casse comunali di circa 700mila euro quale ristoro per la localizzazione nel territorio locale di una discarica intercomunale.

Dal danno alla beffa! Nonostante il carico ambientale di una discarica consortile e di un indotto industriale che fa da gravame ad un equilibrio ambientale già compromesso, si mettono ulteriormente le mani nelle tasche dei cittadini che subiscono le conseguenze di tali insediamenti senza alcun beneficio di natura economica, ma persino con un ulteriore inasprimento di tale balzello.

Il Pd ritiene che sia giunto il momento di fare chiarezza sulla vicenda nel suo complesso. Ci aspettiamo che venga chiarita la motivazione non solo di tale aumento, ma della procedura di determinazione della tariffa che deve tenere conto di un giusto equilibrio fra costi e ricavi del servizio reso. Ci chiediamo in base a quale alchimia contabile la cospicua somma introita non vada iscritta tra le entrate alla stessa stregua dei proventi incassati dalla riscossione della Tari per determinare l’aliquota commisurando costi ed entrate del relativo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Nemmeno l’alibi di costi aumentati per tale servizio può essere preso a pretesto per l’aumento della TARI perché è sotto gli occhi di tutti che il paese in questi ultimi mesi è sempre più sporco e perché il servizio non contempla gli spazzini di quartieri e il lavaggio delle strade che sono servizi minimi necessari a fronte di uno spazzamento meccanico delle strade molto episodico e limitato per le zone interessate.

Infine il Pd chiede la certezza della classificazione di tale entrata che se annoverata come ristoro ambientale non può essere impiegata per alimentare le spese correnti, ma utilizzata per le finalità previste, ad esempio per mitigare i miasmi di cui si lamentano i residenti della zona e per diminuire l’impatto ambientale della megadiscarica e di tutte le altre opere connesse che inciderà sempre di più negativamente sulle produzioni biologiche del vasto comparto agricolo limitrofo.

Il Pd chiede al Commissario Straordinario la immediata revoca di tale aumento alla luce delle considerazioni sopra esposte e invoca chiarimenti sull’utilizzazione del ristoro ambientale quale leva anche per la diminuzione della Tari.

Ove tale richiesta non venisse accolta il Pd promuoverà una diffusa raccolta di firme tra i cittadini a sostegno di tale richiesta e valuterà il ricorso allo strumento della class action a tutela degli interessi collettivi degli utenti del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti».


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www.termolionline.it è stato pubblicato il 2024-10-17 20:22:07 da


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