«Non c’è un’opera simbolo, ma molti progetti che avanzano»

«Il 2024 è stato un anno di grande impegno, nel quale sono iniziate tante progettualità. Non c’è stato un taglio del nastro in particolare, ma un lavoro di preparazione per avere, in futuro, strutture sistemate». Così ha esordito Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, durante il tradizionale incontro di Natale con la stampa nel quale, oltre allo scambio di auguri, si traccia un bilancio dell’anno che è stato e si immagina quello che verrà. All’appuntamento era presente la Giunta al gran completo, più una rappresentanza dei consiglieri comunali: tra loro la presidente Paola Gazzolo e la deputata Paola De Micheli.

«Si è parlato tanto di piazza Cittadella – ha detto il primo cittadino riavvolgendo il nastro degli ultimi dodici mesi -, ma siamo convinti che porterà ad un comparto di città, quello Nord, nettamente migliorato. D’altronde non esiste crescita senza conflitto e senza disagio».

LA GIUNTA E IL CONSIGLIO COMUNALE

La Giunta non più la stessa di inizio mandato: a settembre Marco Perini ha lasciato il posto a Gianluca Ceccarelli. «Sono molto orgogliosa della Giunta, ognuno di loro ha dato il massimo. Ringrazio il Consiglio comunale, non è mancata la dialettica, così come con la stampa, ma è giusto così: il confronto serve, altrimenti lavoreremmo peggio. È corretto mettersi in discussione».

LA MANUTENZIONE DELLE PICCOLE COSE

«Il 2025 – ha aggiunto – sarà un anno dedicato al lavoro e alla manutenzione delle piccole cose. Quotidianamente dobbiamo sistemare dieci cartelli da raddrizzare: non so perché il piacentino guidi in questo modo, c’è disattenzione per la cosa pubblica. Ci vorrebbe più amore per lo spazio comune, vale anche per i cicchi delle sigarette e per le deiezioni dei cani».

«MANCA UN’OPERA SIMBOLO? CE NE SONO TANTE…»

Qualcuno fa notare che in due anni e mezzo di mandato non ci sia un’opera simbolo o bandiera di questa Giunta. «Non c’è un’opera singola – la risposta di Tarasconi – ma ce ne sono tante. La riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi un anno fa a dicembre l’abbiamo portata a casa in tempo. Avviare un progetto è un conto, chiudere i cantieri è “tutto un altro film”. Non ho bisogno di avere un’opera sola. Però ricordo che abbiamo lavorato per la ristrutturazione di due asili, per piazza Casali, per le ex scuderie Maria Luigia, per il rifacimento dell’Arena Daturi, per i bagni pubblici che verranno presidiati. Non abbiamo perso i finanziamenti per il Palabanca. Sta partendo la gara per la riqualificazione dell’Ex Berzolla, del quale se ne parla da anni. E la riqualificazione del Polisportivo è un’idea tutta nostra. In due anni e mezzo nessuna opera completata dice l’opposizione? La trovo una critica ingenerosa. È Natale, potrei essere cattiva ma non voglio dire altro. Due anni e mezzo dal punto di vista amministrativo sono niente… Anche i bagni pubblici erano stati annunciati da chi c’era prima di noi, ma li stiamo consegnando adesso».  

PIU’ ASSUNTI MA ANCHE PIU’ INCARICHI ESTERNI

Da quando c’è la Giunta Tarasconi il comune è tornato ad assumere: il saldo tra assunzioni, pensionamenti e trasferimenti è di +130 rispetto all’inizio del mandato. Ma al tempo stesso sono aumentati anche gli incarichi esterni, ad esempio per quanto riguarda l’avvocatura. «Finché c’è la necessità di utilizzare competenze esterne che non abbiamo – commenta Tarasconi -, lo faremo. Quando siamo arrivati, purtroppo, l’ente non ha fatto concorsi per dieci anni».

SI RICANDIDA NEL 2027?

Qualcuno sposta più in là l’orizzonte: nel 2027 si rivota per le elezioni amministrative. Tarasconi sarà ancora l’alfiere del centrosinistra per un bis? «Ma che ne so… siamo arrivati a due anni e mezzo di mandato. Capisco che si voglia sapere tutto subito, ma la mia mente adesso fa fatica a pensare a questa cosa. Già dobbiamo sopravvivere al 2025», il commento del primo cittadino.

L’AUGURIO PER I PIACENTINI

Richiesta di esprimere un augurio ai piacentini per il nuovo anno, il sindaco non ha avuto dubbi: «Prendetevi “il tempo”. Lo diamo per scontato, ma il tempo per stare con i propri cari e per gli amici è necessario. La vita è un lampo, bisogna trovarlo».