MILANO – All’Hotel Nhow Milano, giovedì è tenuta la conferenza finale europea con le premiazioni della prima edizione del Life Climate Smart Chefs Project, un’iniziativa che negli ultimi tre anni ha promosso una maggiore consapevolezza del legame fondamentale tra cibo, salute e ambiente. Questo progetto ambizioso ha coinvolto oltre 150 chef da tutta Europa, con l’obiettivo di integrare la sostenibilità nella gastronomia e incoraggiare scelte alimentari più responsabili e salutari. Tra i protagonisti della giornata Nazario Contardi, 24 anni, chef diplomato Alma, nato ad Ancona e residente a Marina di Montemarciano che si è aggiudicato il terzo posto nella categoria ‘ricetta sostenibile’ con ‘Il sottobosco incendiato’. Un piatto che, oltre a deliziare il palato, racconta una storia e manda un messaggio potente sulla necessità di proteggere il nostro ecosistema.
La creazione di Chef Contardi è infatti un autentico tributo alla natura e una riflessione sugli incendi boschivi che minacciano il pianeta. Il piatto unisce tecnica, estetica, territorialità e sostenibilità, attraverso una narrazione simbolica. La ‘fiamma’ è rappresentata dalla magic paper e da una composta di habanero, mentre il ‘fumoì’ è evocato dall’affumicatura al legno di quercia dei funghi di Pioraco raccolti con l’associazione micologica delle Marche, mentre il risultato della combustione, la cenere, è tecnicamente riprodotta dalla buccia della cipolla. Elementi come il crystal bread e la chips di spinacino richiamano i profumi erbacei e le sensazioni ‘scricchiolanti’ di una passeggiata nel bosco, mentre il gel di tarassaco rimanda alle radure salmastre bagnate dalla pioggia. La mousse di funghi con salsa di soia offre una complessità di sapori arricchiti da texture variegate da tecnica e natura stessa, completati dalla polvere di barbabietola e da un fiore rosso che dona armonia cromatica, amarezza e acidità. Ogni scarto di lavorazione è stato riutilizzato per preparare brodi, soffritti e guarnizioni, incarnando perfettamente i principi di scarto, che ha una seconda vita, per poi diventare rifiuto quando non più estrapolabile preparazione o proprietà organolettica.
Come è facile intuire, Nazario Contardi non si limita a creare piatti, ma vede nella cucina uno strumento per il cambiamento: «La mia visione per il 2030 – spiega egli stesso – è di avvicinare i giovani e i loro genitori ad una formazione di alto, medio o basso livello, per più consapevolezza verso una produzione casalinga o di settore, in base alle esigenze, che sia sostenibile, ed implementata dall’ uso delle nuove tecnologie, come AI, IoT e di una responsabilità verso il nostro territorio, marchigiano o Italiano che sia, che ha bisogno di innovazione anche nei piccoli produttori, non snaturando la nostra fantastica tradizione, che è la nostra ricchezza più grande, dal produttore al consumatore. Conosciamoci e creiamo un rapporto profondo di sensibilizzazione». Insomma, il suo obiettivo è costruire un modello di gastronomia che ispiri chef, famiglie, produttori e consumatori verso scelte responsabili, contribuendo a un futuro migliore.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-12-07 16:12:22 da
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