Ecco come sarà la nuova Piazza Matteotti con parcheggio da 220 posti. Di Pangrazio: “Puntiamo a realizzarla prima dell’estate”.
Lavori pubblici a pieno ritmo ad Avezzano, tra opere realizzate e progetti futuri: nei piani a cui mettere subito mano c’è la nuova Piazza Matteotti che adesso ha un volto, messo su carta nel progetto definitivo realizzato dall’architetto Francesco Stornelli. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha l’intenzione di mantenere il ritmo intenso di cantieri aperti in questi mesi e già detta i tempi agli uffici. “L’obiettivo è realizzare i posti auto chiesti dagli esercenti, riqualificare la piazza, che è il primo biglietto da visita della nostra città per chi arriva ad Avezzano dalla Stazione. Per questo ho chiesto agli uffici di mettere mano subito all’opera per chiuderla prima dell’inizio dell’estate”. Si confermano, quindi, le priorità dell’amministrazione sulla riqualificazione dell’asse centrale cittadino. Tutto partirà dalla realizzazione di un nuovo e vasto parcheggio da 220 posti con contestuale sistemazione e rifunzionalizzazione di Piazza Matteotti e modifica all’assetto di via Monte Velino. L’iter amministrativo è stato avviato perché in giunta è stato approvato il primo stralcio dell’arredo urbano di Corso della libertà con l’affidamento dei servizi tecnici relativi al “progetto di prefattibilità tecnico economica per la rifunzionalizzazione di Piazza Matteotti”. In delibera si trovano specificate le intenzioni dell’ente, ovvero attuare una complessiva riqualificazione dell’asse viario che connette l’area della stazione al cuore del centro urbano (Piazza della Repubblica).
Ciò significa, in sintesi, rinnovare profondamente prima Piazza Matteotti e poi puntare al restyling di Corso della libertà. Con l’atto approvato dalla Giunta (Dirigente responsabile architetto Antonio Ferretti e Rup Arch Michele Costantini) si entra nel vivo della modifica del cuore cittadino immaginata dall’architetto Rebecchini e portata all’attenzione dei cittadini nel mese di maggio, quando il sindaco Giovanni Di Pangrazio aveva avviato la fase di confronto aperto alle idee e alle proposte della cittadinanza lasciando parlare le immagini dei tre progetti su un maxischermo.
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