Nuovi parametri per rendere sostenibili le strutture commerciali medie


Tutti d’accordo, in Consiglio comunale, sui nuovi criteri per valutare le richieste di apertura di medie strutture commerciali, ovvero quelle tra i 251 metri quadrati e i 2500 di superficie di vendita. Il percorso portato a termine dall’assessore al commercio Simone Fornasari, insieme al Politecnico di Milano e agli uffici comunali, ha convinto in maniera bipartisan l’aula, raccogliendo un voto favorevole unanime.

«Se un grande negozio di via XX Settembre, ad esempio, chiude per molti mesi per ristrutturare, crea disagi a tutto il comparto commerciale dell’area. Volevamo dare un segnale forte, raccogliendo gli stimoli della categoria», ha dichiarato Fornasari, illustrando le premesse del nuovo regolamento, che verrà applicato ad ogni nuova iniziativa di apertura, allargamento o ristrutturazione di un punto vendita in città.

Sono 7 i parametri fissati dal Comune per valutare l’impatto di una iniziativa commerciale di questo genere: la capacità di valorizzazione del commercio di vicinato, il piano occupazionale della struttura, l’accessibilità, la sostenibilità edilizia, quella ambientale, quella energetica e il consumo di suolo.  

Ogni parametro ha una scala da 0 a 15 di punteggio. Sotto ai 5 punti l’impatto della media struttura è basso e quindi l’attività commerciale viene giudicata sostenibile. Quando è superiore ai 5 punti, è necessaria una compensazione di un certo tipo (che può passare anche per un contributo economico che verrà utilizzato per iniziative a favore del commercio di vicinato).

L’obiettivo dichiarato da Fornasari è quello di «favorire lo sviluppo commerciale sostenibile per l’ambiente e avere un approccio qualitativo delle strutture, oltre a promuovere compensazioni concrete». In questo modo si vorrebbe anche incentivare l’utilizzo di spazi inutilizzati nel contesto urbano», invece che registrare un nuovo consumo di suolo. Questa è una «scelta politica»: gli uffici comunali del Suap valuteranno le proposte commerciali, che poi verranno anche vagliate dalla cabina di regia dei commercianti.  

Quante sono le medie strutture di vendita aperte di recente? «Dodici negli ultimi anni. Nell’immaginario collettivo – ha aggiunto Fornasari – si pensa solo ai supermercati, ma la verità è che ne è stato aperto uno solo, nel 2021, all’ex Manifattura Tabacchi. Per il resto sono luoghi di esposizione e vendita legati al mondo del design, del fashion. Quasi tutte iniziative di imprenditori locali».

I COMMENTI IN AULA

«Provvedimento positivo e necessario prima del Pug – ha osservato Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) – che modernizza la situazione vetusta e favorisce lo sviluppo sostenibile». Salvatore Scafuto (Pd) ha sottolineato l’impegno per «garantire sostenibilità». Plauso dall’ex sindaco Patrizia Barbieri: «si tratta di un lavoro iniziato dalla mia Giunta e portato avanti, mi fa piacere». «Questo regolamento – è l’appunto critico di Luigi Rabuffi (ApP) – non ha potere regolatorio di per sé, si rimanda tutto al Pug. È del Pug che dobbiamo discutere in quest’aula, non abbiamo ancora visto una bozza, la trovo una cosa paradossale. Le 12 nuove medie strutture aperte in città negli ultimi tempi hanno comunque consumato suolo».

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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-14 06:00:00 da


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