Un nuovo cuore artificiale che
potrebbe salvare, solo in Italia, fino a 300 pazienti in più
all’anno, con un impatto enorme sui trapianti in campo
internazionale. È il progetto a cui lavora da dieci anni il
cardiochirurgo trentino Gino Gerosa, direttore dell’Unità
operativa complessa di cardiochirurgia dell’Azienda
ospedale-università di Padova e del Centro Gallucci di Padova.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-02-12 13:37:25 da
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