Nella trasmissione “Notizie oggi” di CANALE ITALIA condotta dal Dott. Gianluca Versace in diretta su tutto il territorio italiano sabato 14 settembre 2024 si parla con il Prof. Avv. Guglielmo Cevolin — Presidente di Historia Limes Club Pordenone Udine Venezia e Professore Aggregato di Diritto Costituzionale Pubblico dell’Università di Udine — dell’introduzione al libro GRAMSCI E’ VIVO del nuovo Ministro Alessandro Giuli.
Autore di “Gramsci è vivo, Sillabario per un’egemonia contemporanea, (Rizzoli)”, Alessandro Giuli, già presidente della Fondazione MAXXI di Roma, e ora Ministro della Cultura afferma:
“È arrivato il momento di guardarsi negli occhi con un atteggiamento di apertura, di riconoscere la dignità dell’altro nella sua differenza. Non di superare le distinzioni di slancio, non di appiattire su uno schiacciante egualitarismo o su un abissale universalismo la differenza, ma viverla, accettarla, metterla a tema, interrogarla. E insieme superarla per il meglio”.
Può esistere una destra di sistema che non recida le proprie radici né corra il rischio d’inseguire la sinistra in ritardo? In questo pamphlet Alessandro Giuli affronta la contesa delle idee per costruire un progetto in divenire: rendere possibile dichiararsi «i più progressisti fra i conservatori». Affinché la nuova destra possa transitare dall’epica trasfigurata del Signore degli anelli per entrare nella realtà, come diceva Carlo Rosselli: «nell’era del ferro e del fuoco». Dalla celebrazione della Costituzione italiana alla vocazione sociale delle arti, dalla polemica contro la cultura woke al superamento del sovranismo; dal ritorno alla politica come fatica dello spirito alla ricerca di un nuovo umanesimo digita- le e comunitario; dalla missione euro-mediterranea dell’Italia alla costruzione d’un racconto dinamico dell’identità nazionale. Questo sillabario rappresenta un diario di viaggio alla guida del MAXXI, un itinerario culturale senza reticenze né complessi di inferiorità o sindromi di grandezza, ma, scrive Alessandro Giuli, «libertario e liberatorio al contempo. Come la destra che vorrei».
Alessandro Giuli (1975), giornalista, scrittore, autore televisivo, conduttore. Vicedirettore dal 2008 al 2016 al Foglio, poi direttore di Tempi; tra i suoi libri: Il passo delle oche (2007). Da dicembre 2022 è presidente della Fondazione MAXXI dal mese di settembre 2024 è Ministro della Cultura.
“Ho già fornito le prove che ero stata nominata consigliera. Quindi, invece di spostare l’attenzione mediatica sulla mia vita privata, che non importa a nessuno, vediamo chi ha detto bugie e chi non ha svolto bene il proprio lavoro: il Ministro, il gabinetto, la segretaria del Ministro, l’ufficio stampa, ecc. La domanda è sempre la stessa: come è stato possibile che un decreto di nomina sia stato strappato senza lasciare traccia? E qual è il motivo? È stato per un capriccio della moglie di Sangiuliano? Perché c’era un’incompatibilità di curriculum? (Il Ministro al TG1 ha detto di no). Perché c’era un conflitto di interesse con la mia azienda? (Se così fosse, anche tutti gli altri consiglieri avrebbero un conflitto di interesse, come si legge dai curriculum pubblicati sul sito del Ministero). È avvenuto dopo il dialogo con Arianna Meloni ? (Il Ministro mi chiamò subito dopo e mi chiese di vederci per raccontarmi il contenuto della conversazione)”. In questi termini Maria Rosaria Boccia torna, in una serie di post su Instagram, sulla vicenda della sua mancata nomina a consigliera dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano.
Il nuovo post di Boccia
“Vorrei sottolineare – aggiunge Boccia – che il primo a inviare una lettera al quotidiano La Stampa è stato il Ministro, e io, non avendo altri mezzi, ho risposto attraverso i miei canali social. Poi il Ministro ha rilasciato un’intervista al quotidiano, e io ho risposto sullo stesso giornale. In seguito, il Ministro ha rilasciato un’intervista di 17 minuti al TG1, usando il servizio pubblico per un affare personale, e io ho accettato un’intervista su La7”. “I tempi e i modi li ha sempre dettati lui. Io non ho mai usato l’ingiustizia subita per ottenere popolarità, ho solo risposto per difendermi. Ora è chiaro a tutti – aggiunge – che stampa e televisione hanno avuto il compito di distruggermi denigrandomi. Per questo, da ora in poi, confermerò tutto il male sulla mia vita privata, ma non permetterò che si sposti l’attenzione dalla verità su un decreto ministeriale stracciato”.
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L'egemonia può combatterla chi l'ha capita, altrimenti non c'è niente da fare avvocato. Un consiglio: ricominci daccapo dopo essersi liberato dalle facili ricostruzione. E scusi se mi permetto. 😊