Un medico in servizio presso l’ospedale di Marcianise, in provincia di Caserta, è finito al centro di una complessa indagine che ha portato al sequestro conservativo di beni per un valore superiore a 2 milioni di euro.
L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Caserta su mandato del Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Napoli, a seguito di una richiesta della Procura regionale per la Campania. Il professionista è accusato di aver svolto attività extra-istituzionali non autorizzate dall’Asl di Caserta, con un danno erariale accertato pari a 2,173 milioni di euro.
Le indagini: attività illecite schermate da una società intestata alla moglie
L’inchiesta, avviata dai Carabinieri del Nas e approfondita dalla Guardia di Finanza sotto la direzione del pubblico ministero Mauro Senatore e del Procuratore Regionale Antonio Giuseppone, ha ricostruito un quadro di presunte irregolarità. Tra il 2006 e il 2020, il medico avrebbe esercitato incarichi extra-istituzionali non autorizzati. Dal 2018, tali attività sarebbero state coperte da una società di diagnostica medica intestata alla moglie, la quale deteneva il 99% del capitale sociale e svolgeva il ruolo di amministratore. Sebbene il medico fosse solo un socio minoritario, tutte le prestazioni sanitarie erano effettuate esclusivamente da lui, configurando un sistema di schermatura per aggirare le normative.
Il danno erariale e le misure adottate
L’indagine ha evidenziato che il medico, violando le condizioni contrattuali stipulate con l’Asl, avrebbe percepito indebitamente sia i compensi relativi agli incarichi extra-istituzionali sia le indennità di esclusività previste dal contratto. Questi comportamenti hanno generato un presunto danno erariale complessivo pari a 2,173 milioni di euro.
Le operazioni di sequestro, eseguite dalla Guardia di Finanza, hanno riguardato beni immobili e conti correnti riconducibili al medico, fino a coprire l’intero importo del danno accertato. L’intervento si inserisce in un più ampio contesto di azioni mirate al contrasto della criminalità economica e al ripristino della legalità a tutela delle risorse pubbliche.
La risposta delle autorità e le implicazioni legali
L’attività investigativa rappresenta un esempio concreto della collaborazione tra le forze dell’ordine e la Magistratura contabile per garantire il rispetto delle normative e contrastare l’abuso delle risorse pubbliche. Le accuse contestate al medico, se confermate, potrebbero portare a gravi conseguenze legali e alla definitiva perdita dei beni sottoposti a sequestro.
Questo caso, che ha suscitato grande interesse nell’opinione pubblica, pone ancora una volta l’attenzione sull’importanza di controlli rigorosi e sulla necessità di garantire l’integrità del sistema sanitario pubblico.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
www.teleradio-news.it è stato pubblicato il 2025-01-02 13:13:43 da Teleradio News
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