PISTOIA – Al via il processo in Corte d’Assise per Daniele Maiorino, indagato per l’omicidio del cognato Alessio Cini. Prossima udienza il 9 gennaio 2025.
Questa mattina la prima udienza “tecnica” dove è stata ammessa la parte istruttoria e dove si sono costituite parti civili la vedova di Cini, la figlia, i fratelli e la madre della vittima.
Avanzata dalla difesa la richiesta di perizia medico legale sul braccio destro di Maiorino, “che a seguito di un incidenti ha invalidità permanente del 20% che gli preclude l’uso del braccio e in fuzione di questo a parere della difesa vi è difficoltà che questa persona (destromane) abbia potuto aggredire la notte dell’8 gennaio suo cognato”.
Il tribunale ha ammesso la perizia sulle intercettazioni ambientali in macchina, quindi i soliloqui dell’indagato nel quale raccontava l’omicidio e le modalità della morte del cognato.
Daniele Maiorino, difeso dall’avvocato Katia Dottore Giachino assisitita nella difesa dalla collega Fulvia Lippi del Foro di Prato, è accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà e per qusto motivo i legali non potranno chiedere il rito abbreviato in quanto, essendogli stata contestata l’aggravante di aver agito con crudeltà, la pena prevista è quella dell’ergastolo.
Omicidio Cini.
Alessio Cini, 56 anni, viene trovato a terra, carbonizzato come travolto da una esplosione, e con una ferita profonda tra la fonte e il naso, davanti al portico di casa. E’ la mattina dell’8 gennaio 2024.
Cini vive con la figlia minorenne al primo piano di una villetta trifamiliare divisa in porzioni, la famiglia di Cini al primo piano, la cognata con il marito Maiorino al piano terra e una terza famiglia.
Dopo il ritrovamento del cadavere vengono visionate le telecamere che documentano gli spostamenti delle persone residenti nella villetta e consentendo di escluderne alcuni tra i possibili sospettati. I carabinieri del Norm – diretti dal sostituto procuratore Leonardo De Gaudio – ascoltano i vicini di casa, tra cui il cognato Daniele Maiorino.
L’uomo viene indagato per l’omicidio di Cini il 18 gennaio: per lui gravi indizi di colpevolezza per l’omicidio con crudeltà del cognato Alessio Cini, “poichè il giorno 8 gennaio avrebbe cagionato con crudeltà la morte del cognato e suo vicino di casa Alessio Cini, colpendolo con una spranga alla testa, con plurimi colpi al torace e quindi poi dando fuoco al corpo”. Maiorino si trova al carcere La Dogaia di Prato.
www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2024-11-19 13:15:43 da Ilaria Lumini
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