Genova. “Lo hanno ucciso perché gli dovevano degli stipendi arretrati“. E’ quanto ha raccontato ai carabinieri del nucleo investigativo, guidati dal colonnello Michele Lastella e dal maggiore Francesco Filippo il supertestimone e titolare di una barberia in via del Campo nel centro storico, circa l’omicidio di Mahomoud Abdalla, il 19enne ucciso e fatto a pezzi da Ahmed Gamal Kamel Abdelwahab, detto Tito, e Mohamed Ali Abdelghani, detto Bob.
L’uomo, anche lui egiziano, nel cui negozio Mahmoud aveva lavorato fino alle fine del 2022, ha contattato gli inquirenti mentre era in vacanza in Egitto ed è stato interrogato ieri, non appena rientrato in Italia.
Intanto Proseguono le indagini coordinate dal sostituto procuratore Daniela Pischetola. Domani gli esperti del Ris di Parma andranno nell’appartamento di via Vado, dove il giovane viveva insieme ad altri colleghi, e nei negozi di via Merano, a Sestri Ponente, e…
www.genova24.it è stato pubblicato il 2023-08-07 18:31:37 da k.b.
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