Omicidio Paganelli, si cerca di svelare i misteri della Cam3

Omicidio Paganelli, si cerca di svelare i misteri della Cam3



Omicidio Paganelli, si cerca di svelare i misteri della Cam3

Sono iniziate nel primo pomeriggio di martedì, e andate avanti fino a sera, gli accertamenti tecnici preliminari dei periti chiamati a svelare i misteri della cam3 della farmacia San Martino che, per gli investigatori della Squadra mobile di Rimini, avrebbe ripreso l’assassino della 78enne Pierina Paganelli uccisa il 3 ottobre 2023 con 29 coltellate nei garage del complesso di palazzine di via del Ciclamino. Per quel delitto l’unico indiziato è il senegalese 34enne Louis Dassilva, in carcere dallo scorso luglio, e sul quale pesano indizi che per i suoi difensori, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, sono alquanto labili. Le operazioni svolte in queste ore, e alle quali partecipano gli esperti della difesa dell’indagato, Giuliani Massimo e Massimo Zonavo; Fabrizio Corrado Adamo della polizia scientifica e il maresciallo del Ros di Ancona Francesco Lobefaro per la Procura; l’ex generale del Ris Luciano Garofano accompagnato dal consulente Davide Barzan per la nuora della vittima Manuela Bianchi e l’esperto nominato dal gip Cantarini, Sebastiano Battiato, oltre al tecnico nominato dagli avvocati Monica e Marco Lunedei, che tutelano i figli di Pierina, Davide Albini, sono propedeutiche all’incidente vero e proprio al quale dovrebbe partecipare prossimamente lo stesso Dassilva.

Il primo step è stato quello di acquisire dall’impianto di videosorveglianza della farmacia il filmato originale quando il presunto killer, alle 22.17.02, è stato ripreso dalla telecamera  quando presumibilmente rientra nel complesso di palazzine dopo aver commesso il delitto. Si tratta di capire se, come sostiene la Procura, l’occhio elettronico ha inquadrato Louis Dassilva che rientrava nel suo appartamento dopo essersi sbarazzato dell’arma del delitto oppure che l’ignoto sia un residente del complesso residenziale che, davanti alle telecamere dei giornalisti, ha sostenuto di riconoscersi in quelle immagini. Il passo successivo è stato quello di effettuare una serie di misurazioni per stabilire, una volta per tutte, l’altezza della figura in maniera tale da poterla comparare sia con quella del senegalese che con quella del vicino di casa.

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L’ultimo passaggio, avvenuto con l’oscurità, è stato quello di effettuare una serie di prove con dei fogli colorati per verificare le differenze cromatiche e accertare il colore della pelle dell’ignoto. Per fare questa misurazione, e capire come la cam3 reagisce alle varie sfumature, sono stati utilizzati dei fogli di carte di diverse gradazioni. Prima di effettuare questa prova è stato reso necessario ripristinare le luci originali che illuminano il piazzale di via del Ciclamino che, a distanza di oltre un anno dal delitto, erano state cambiate con punti più luminosi.

“Stiamo tentando di andare a ripristinare la scena com’era la sera del 3 ottobre 2023 – hanno spiegato gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. – Queste operazioni servono a capire se le luci rendano lo stesso effetto del giorno del delitto oltre a valutare la camminata e l’altezza del soggetto ignoto ripreso dalla cam3. I periti dovranno indicarci se le variabili attuali, rispetto a quelle di oltre un anno fa, sono in grado di darci le risposte che cerchiamo o se c’è un margine di errore e in che percentuale. In base a queste risposte verrà effettuato l’incidente probatorio vero e proprio e, se ci soddisfano, sarà lo stesso Dassilva a passare davanti alla telecamere come abbiamo sempre detto”.

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www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-12-10 18:51:00 da


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