Orlando agli imprenditori spezzini: “Convinto dell’importanza della concertazione. Cinque Terre: aumento tariffe ha solo drenato risorse dai consumi”

Orlando agli imprenditori spezzini: “Convinto dell’importanza della concertazione. Cinque Terre: aumento tariffe ha solo drenato risorse dai consumi”


“Ho sempre praticato la concertazione in modo maniacale: per arrivare alla stesura del Puc, da assessore, feci 74 incontri pubblici, mentre per la misura del Pnrr che ho curato e per il tavolo sulle vaccinazioni nei luoghi di lavoro ho portato avanti un lavoro di partenariato molto stretto. Non lo faccio per far contento qualcuno, ma perché sono fermamente convinto che l’interlocuzione con i diretti interessati, nonostante la fatica iniziale, produce una programmazione più duratura ed efficace di quella autarchica”. E’ questo uno dei passaggi dell’Andrea Orlando pensiero che ha maggiormente catturato l’attenzione dei rappresentanti delle associazioni di categoria durante l’incontro che si è svolto questo pomeriggio nella Sala Marmori della Camera di commercio.
Dopo aver ascoltato la scorsa settimana la posizione di Marco Bucci sui temi dell’economia locale, infatti, i rappresentanti di Confartigianato, Confcommercio, Cna e Confesercenti, che nello Spezzino sono ancora riuniti in Rete imprese, hanno presentato al candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione i temi contenuti nel documento che sintetizza le istanze di miglia e miglia di imprese piccole e medie sparse per il territorio provinciale.

Tra i temi principali, illustrati dal portavoce di Rete imprese e responsabile delle categorie di Confartigianato Nicola Carozza, quelli della semplificazione normativa e del rafforzamento dell’integrazione tra formazione e imprese, sottolineando il buon rendimento dei fondi di garanzia finanziati negli anni scorsi e oggi in attesa di nuova liquidità.
“Oltre al sostegno agli enti di formazione – ha spiegato Carozza – riteniamo sia utile la reintroduzione dei voucher formativi, così da poter dare una risposta nei casi singoli che non rientrano nei grandi flussi”.
E ancora grande attenzione al progetto del nuovo ospedale – che riguarda gli imprenditori in quanto cittadini ma anche in qualità di titolari di strutture di accoglienza – e soprattutto al piano finanziario col quale è stato affidato l’appalto, che prevede un canone che Asl dovrà corrispondere per oltre 30 anni al privato che realizzerà l’immobile. La domanda delle associazioni è: ridurrà i servizi sanitari a favore della gente?
“I piccoli centri attraversano grandi difficoltà nel mantenimento di un tessuto commerciale e di servizi che sono di fatto presidi sociali”, ha proseguito Carozza, mettendo sul tavolo un altro argomento, seguito a ruota da quello delle concessioni per ai balneari: “Sulla Bolkestein siamo aperti a un adeguamento del mercato, ma serve una normativa di riferimento unitaria ed è necessario che la Regione si faccia tramite delle vertenze degli imprenditori in questa partita. Infine – ha concluso Carozza – c’è il grande tema del turismo di massa e della carenza abitativa: è giusta la crescita del comparto extralberghiero per sopperire alla mancanza di hotel di grandi dimensioni, ma serve regolamentazione gli appartamenti ammobiliati a uso turistico, mentre per quel che riguarda il Cinque Terre express pensiamo sia necessario intervenire sulla tariffazione riducendo anche il numero delle giornate di fascia alta”.

Il presidente interinale di Confcommercio Sergio Camaiora ha sottolineato che gli incontri con i candidati sono il tentativo delle associazioni di categoria di costruire un patto di fiducia, cisto che troppo spesso “tra un’elezione e l’altra la politica dimentica quello che rappresentiamo. Siamo qua per veder riconoscere il nostro ruolo oggi – ha rivendicato – e domani”.
Dal canto suo il presidente di Cna Davide Mazzola ha posto l’accento sul problema dell’invecchiamento della gente: “I giovani sono la chiave di tutto, ma sono sempre di meno e hanno difficoltà anche a trovare un alloggio. Inoltre dobbiamo porci il problema dell’occupazione femminile: dovremmo prendere in considerazione l’ipotesi di offrire sgravi fiscali per le spese di aiuto domestico, così da incentivare la ricerca di lavoro da parte delle donne”.
A chiudere il giro delle associazioni è stato Fabio Lombardi, in rappresentanza di Confesercenti: “Ho notato la recente apertura di un nuovo supermercato tra Sarzana e Santo Stefano: ritengo che fatti come questo, che vanno a colpire il piccolo commercio, siano il frutto di una mancanza di visione da parte di realtà sovracomuniali. Da una parte si rilasciano marchi di qualità e targhe, e dall’altra si mettono in atto politiche del tutto errate. Serve una maggiore concertazione, a 360 gradi”.

 

“Credo che durante l’azione amministrativa e di governo – ha esordito Orlando – occorra una ordinata e regolata interazione con le forze sociali. Non penso sia utile la disintermediazione, l’andare a parlare con la singola impresa: il dialogo con le associazioni e le forze sociali è una garanzia di maggiore possibilità di accesso alle informazioni e di tutela della istituzioni. E ogni riferimento alle vicende giudiziarie che hanno interessato la Liguria è voluto”.
L’ex ministro ha rispedito al mittente l’accusa di essere contro il comparto della nautica. “Quando ero assessore ricordo che fu Gianfranco Bianchi (seduto tra il pubblico in Sala Marmori – Ndr) a indicarmi l’interesse del gruppo Ferretti sull’area ex Sec e io mi adoperai immediatamente per portare facilitare l’arrivo dell’azienda che oggi produce yacht a marchio Riva. Allo stesso modo mi considero uno degli autori della multivocazione della portualità spezzina, con attività differenti tra loro e con uno sviluppo importante della nautica sociale e dell’indotto che porta con sé. Da allora a oggi si è realizzato un punto di equilibrio che è un caso positivo a livello nazionale e una programmazione che in 25 anni non è mai stata messa in discussione”.
Orlando smonta anche l’ipotesi di un bipolarismo sul tema delle infrastrutture: “Ricordo che il Pnrr è stato varato dal governo Draghi, di cui ho fatto parte. Ritengo che quelle finanziate debbano andare avanti, semmai i problemi ci sono per quelle opere presenti in Liguria che sono ancora da finanziare. La vera differenza – ha proseguito il candidato del centrosinistra – c’è semmai sul fattore umano, nel reclutamento e nella formazione delle figure. Vedo una certa sottovalutazione da parte di Bucci in questo senso, mentre le nuove generazioni sono evidentemente disorientate nel mondo del lavoro. Dobbiamo realizzare strumenti di tutoraggio retribuito, favorire un contatto precoce tra il mondo della formazione e quello produttivo. Nel campo delle infrastrutture sul fronte degli appalti vorrei creare un tavolo regionale su pagamenti e semplificazioni, escludere la possibilità di ricorrere a gare al massimo ribasso e di applicare contratti con una paga inferiore ai 9 euro l’ora. Questo per non strangolare le imprese e al contempo creare lavoro povero, altrimenti si arriva al dumping. E il problema spesso è nella costruzione dei bandi stessi”.
Orlando punta molto anche sul concetto della reindustrializzazione sostenibile: “Senza pregiudizio nei confronti di sevizi e logistica, credo che sia utile lavorare per uno sviluppo del comparto industriale. Chi è più specializzato, chi studia di più va via da questa città e da questa regione: dobbiamo attrarre gli investimenti e lavorare per una maggiore qualificazione dell’indotto. E il pensiero va diretto a Fincantieri: bisogna rivedere completamente il modello, un tema che ci siamo già posti negli anni ’90 con l’allora Finmeccanica, riuscendo a ottenere risultati positivi. Deve cambiare la missione di Filse, pensando meno alla finanza e più alla promozione industriale e ad attrarre investimenti. Non dimentichiamo il tema della casa: l’aumento incontrollato di appartamenti a uso turistico ha cancellato il mercato degli affitti e questo è un problema che si ripercuote anche sui lavoratori. Inoltre dal punto di vista della formazione si può replicare l’esperienza che da ministro del Lavoro ho avviato con Confindustria Veneto: nell’ambito dei flussi migratori è stato siglato un accordo con il Marocco per avviare la formazione nei luoghi di partenza e continuarla una volta arrivati in Italia, conoscendo già un po’ la lingua e avendo un’infarinatura del mestiere che andranno a compiere”.

Orlando agli imprenditori spezzini: “Convinto dell’importanza della concertazione. Cinque Terre: aumento tariffe ha solo drenato risorse dai consumi”

 

Per la Bolkestein Orlando seguirebbe l’esempio dell’Emilia-Romagna, avendo anche già incassato la disponibilità dell’ex sindaco di Rimini a venire in Liguria per indicare la strada da percorrere.
“Comuni e Regione dovrebbero riscoprire l’urbanistica, che non è una scienza esoterica. Dopo anni in cui c’è stato un eccesso di vincolismo oggi dobbiamo riscoprire il valore della destinazione d’uso e la quota delle differenti attività da realizzare in un’area deve essere decisa insieme, ma non si può evitare di fare una programmazione urbanistica. La grande distribuzione, per esempio, si può fermare, visto che Proseguono a perdere negozi di vicinato, creando un problema sociale e anche turistico. Bucci propone sgravi per chi vive nell’entroterra, ma per chi ha uno stipendio di poche centinaia di euro, che sgravi può ottenere? Io propongo di realizzare annualmente in collaborazione con Anci un progetto pilota su 15 paesi per investire sui servizi e vedere se l’offerta crea domanda. Se in un borgo chiude l’alimentari, la stazione dei Carabinieri, la banca, la Posta… chi può rimanerci a vivere, sgravi o non sgravi?”.
“Sul tema della sanità basta pensare alla notizia dei 900 euro che ogni ligure spende in un anno per curarsi, con un valore che è di gran lunga il più alto in Italia. Eppure vediamo candidati del centrodestra che rivendicano il lavoro fatto sino a oggi, fallendo in un settore che rappresenta l’80 % della spesa nel bilancio regionale. Bucci propone di far lavorare i macchinari 18 ore al giorno, ma come può farlo senza gli operatori sanitari? E come pensa di azzerare le liste d’attesa in un colpo solo? E’ una promessa anche un po’ offensiva, vista la situazione attuale, che ci pone come fanalino di coda nel Paese. Io propongo di recuperare le risorse dall’inutile Alisa e dalla sanità privata, che negli ultimi anni non è stata integrativa ma sostitutiva di quella pubblica. Inoltre abbiamo perso e stiamo perdendo l’occasione delle case di comunità previste dal Pnrr. Servirebbero per creare una rete di prossimità sul territorio provinciale, mentre alla Spezia se ne vuole aprire una a 150 metri dall’ospedale… Sull’ospedale del Felettino, che dire? Un canone di 15 milioni di euro ogni anno porterebbe a chiudere metà dei servizi territoriali che si forniscono oggi. Quel piano finanziario è assolutamente da rivedere.
Guardando al turismo Orlando ha dichiarato: “L’overtourism non si risolve aumentando in quel modo le tariffe. Così sono solo stati drenati soldi che sarebbero andati in consumi. Un cinese che arriva qua e vede che il biglietto per arrivare alle Cinque Terre costa 40 euro che fa? Non va? Certo che va, ma spende 40 euro in meno. Le strade per gestire i flussi sono due: proseguire nella destagionalizzazione e distribuire i turisti in altre zone. Siamo sicuri che non si possa fare di più oltre il crinale, verso Pignone e la Val di Vara, puntando su cultura, enogastronomia ed esperienze di vario genere?”.
Infine una puntualizzazione sulla portualità: “Come ho già avuto modo di dire sono contrario a una Autorità di sistema portuale unica in Liguria, perché sarebbe un danno per tutta la regione. La Spezia si rivolge a una direttrice diversa da quella dei porti di Genova e Savona: lo scalo spezzino guarda all’Emilia e alla Toscana. Con una sola Adsp La Spezia pagherebbe lo scotto di una annessione e l’economia ligure perderebbe il vantaggio di poter guardare a una Liguria allargata“.

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-10-16 20:58:02 da


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