Osimo, l’opposizione ricorre al Tar contro «Il regio decreto del 19…

Osimo, l’opposizione ricorre al Tar contro «Il regio decreto del 19…



Osimo, l’opposizione ricorre al Tar contro «Il regio decreto del 19…

OSIMO – Prosegue lo stallo politico del Comune di Osimo e le relative infinite polemiche, con il sindaco Francesco Pirani che, prima ancora che con l’opposizione, sin dal giorno del suo insediamento ha dovuto fare i conti anzitutto con la propria maggioranza, al momento completamente spaccata. Dall’elezione del presidente del consiglio comunale in poi, tutto è stato un problema, accentuato da due fattori: le dimissioni dei consiglieri comunali che hanno accettato incarichi di rilievo nelle partecipate e l’assenza frequente, a ogni convocazione dell’assise, di tutti gli appartenenti alle Liste Civiche di Dino Latini, compreso quest’ultimo. Tutto ciò, unito all’opposizione che, come si suol dire, fa il suo mestiere e non si presenta in consiglio neanche lei. Una situazione che, il più delle volte, non ha permesso di avere il numero minimo legale per far svolgere l’assemblea.

Così, durante l’ultimo consiglio comunale convocato con la modalità dell’urgenza, il segretario Alessio Maria D’Angelo (che ha poi lasciato l’incarico come aveva annunciato settimane prima) si è appellato a un regio decreto del 1915, interpretando la riunione in corso come una seconda convocazione, pertanto sarebbero stati sufficienti solo 4 consiglieri per considerare regolare la seduta. Così, i pochi presenti nell’emiciclo, hanno potuto almeno votare le surroghe dei consiglieri dimissionari. Il caso è stato oggetto di un’interrogazione urgente in parlamento ed è stato ripreso anche dalla stampa nazionale, con Il Partito Democratico di Osimo, il Movimento 5 Stelle di Osimo e tutta la coalizione di centrosinistra a chiedere l’intervento del Prefetto.

«A Osimo la coalizione di centro sinistra – inizia così l’ultimo comunicato inviato alla redazione da parte delle forze di opposizione – che ha sostenuto Michela Glorio candidata a Sindaco alle elezioni amministrative 2024 è unita, coesa e soprattutto ampia. Al suo interno infatti ci sono anche partiti nazionali ed è proprio grazie al loro sostegno che il Prefetto è stato interessato e sollecitato ad una risposta scritta e che al Senato è stata fatta un’interrogazione parlamentare al ministro degli Interni. Alla Camera sono stati interessati l’onorevole Irene Manzi del Pd e l’Onorevole Giorgio Fede del M5S che hanno richiesto un incontro a S.E. Il Prefetto di Ancona Saverio Ordine, e che Proseguono a seguire da vicino la questione, attraverso il loro lavoro alla Camera. Il Senatore De Cristoforo (Avs), invece, ha presentato lo scorso lunedì, un’interrogazione al ministero degli Interni chiedendo spiegazioni sulla legittimità di quanto accaduto nel consiglio comunale del 13 settembre scorso. Ricordiamo che in quel consiglio comunale, l’amministrazione del sindaco Pirani è ricorsa ad un regio decreto del 1915 per surrogare i 3 consiglieri comunali dimissionari avvalendosi del voto di 4 consiglieri su 25. Di fronte ad una maggioranza che non c’è più, si è applicato un decreto fatto dal Re durante la prima guerra mondiale». Per l’opposizione pertanto questo è «Un grave atto illegittimo che ci riporta indietro nella storia e che soprattutto non rispecchia la natura dei marchigiani e degli osimani, da sempre rispettosi e osservanti delle regole. Cogliamo l’occasione per ringraziare pubblicamente i tre parlamentari interessati che si sono messi immediatamente a disposizione e che si sono impegnati per fare chiarezza sulla questione. Osimo merita di essere alla ribalta nazionale per questioni ben più meritevoli, come ad esempio le eccellenze del territorio, i grandi eventi sportivi e culturali etc, e non per politiche ‘furfantesche’ messe in campo dall’attuale amministrazione e per cui i consiglieri comunali di minoranza hanno dovuto fare ricorso al Tar. Osimo ha cambiato passo, purtroppo andando indietro invece che avanti. La minoranza consiliare continuerà a vigilare sul rispetto delle regole e sulla denuncia di atti illeciti e illegittimi».

Sulla stessa lunghezza d’onda è il messaggio arrivato dall’attività del Gruppo territoriale di Osimo del Movimento 5 Stelle Stefano Censani: «Che il nome di Osimo compaia alla ribalta della cronaca nazionale sulle principali testate giornalistiche, pare lo dobbiamo solo a eventi naturali catastrofici, come le ormai ricorrenti piogge torrenziali che provocano frane e smottamenti dovuti ad un territorio quasi per nulla manutenuto e a una rete viaria da barzelletta, che ha come chiaro esempio via Sbrozzola. Un tracciato strategico per alleggerire il flusso in direzione Ancona ma che si trova nelle medesime condizioni di quando era un tratturo di campagna percorso da carri e calessi a trazione animale. E si dirà, ciò è merito della classe dirigente cittadina che per decenni, malgrado l’alternarsi di varie amministrazioni di diversa tendenza, è stata in grado di condannare la città ad un immobilismo autolesionistico. Ora lo squillo di tromba dal clamore più acuto è quello ottenuto grazie alla riesumazione certosina che la giunta Pirani ha effettuato, dai meandri di qualche archivio di azzeccagarbugli, del Regio Decreto di annata 1915, che era stato emesso durante la prima guerra mondiale per sopperire alla ovvia carenza di consiglieri che potevano presenziare ai Consigli comunali, al fine di consentirne la validità anche con presenze molto ridotte». Censani va avanti nella sua analisi: «Il ‘cambio di passo’ assicurato in campagna elettorale dalla coalizione di Pirani è evidentemente simile a quello del gambero, che pur di mantenere in piedi disperatamente la sua pericolante maggioranza, ricorre ad espedienti giuridici di stampo archeologico, di dubbia valenza legale e che espone la città di Osimo allo scherno nazionale e, cosa peggiore, alla semi paralisi amministrativa e gestionale. Anche il Prefetto di Ancona, su esposto dei gruppi di minoranza, ha riconosciuto chiaramente nella sua nota la fragilità normativa di tale escamotage, invitando l’amministrazione comunale a maggiore prudenza e valutare molto attentamente il replicare questa astuzia, pena la possibile decadenza delle deliberazioni adottate dal Consiglio comunale in tali condizioni. Pertanto anche i cittadini osimani, illusi dalle roboanti promesse elettorali ‘piraniane’ non mantenute, stanno invitando caldamente questa pseudo maggioranza ed il suo Sindaco ad assumere un comportamento leale e responsabile nel gestire le cose cittadine o avere il coraggio di trarre le doverose conclusioni di non esserne in grado e quindi di lasciare spazio al futuro della città e non a nostalgici e squallidi traccheggiamenti».

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-09-26 08:57:49 da


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